Il libro della settimana

martedì 25 novembre 2014

Sciatten Theater: un nuovo progetto di "Teatro delle Ombre"


(cliccate qui per vedere le foto
del primo appuntamento presso la
Libreria L'ArgoLibro ad Agropoli)

Sciatten Theater – Ovvero del teatro di ombre
Carmine D’Agosto, Pierfrancesco La Brocca, Serena Rundo

Il progetto “SciattenTheater nasce dall’esigenza civica e culturale dei suoi creatori. Attraverso il gioco di ombre lo spettatore diventa parte attiva dello spettacolo. L’ombra è un mezzo potente, un archetipo, un trampolino di lancio attraverso cui l’immaginazione si rivela e attinge a quel serbatoio di cultura ancestrale a cui l’uomo, preso dai ritmi frenetici che gli standard del vivere quotidiano richiedono, ha sbarrato da tempo la porta. La scelta del racconto, che richiama fortemente la tradizione tramandata oralmente, non è casuale. E’ il frutto di un lavoro di stampo quasi filologico, attraverso la consultazione di testi antichi, grazie ai quali la tradizione orale ha avuto la possibilità di continuare ad esistere pur se spesso soppiantata, o comunque fortemente rielaborata da coloro che in passato si sono occupati della loro preservazione scritta.

Perché parliamo di esigenza civica e culturale?
Sostanzialmente il progetto é rivolto a piccoli e grandi, con la speranza che i primi possano scoprire che è con semplicità che è possibile immaginare nuovi mondi dai confini illimitati, scacciando quel velo di pigrizia imposta dai moderni giochi forse troppo tecnologici in cui tutto è già definito e la fantasia del fruitore è intorpidita dalla spettacolarità degli scenari. Qui essi, sono appena accennati, appena definiti, ed è attraverso il racconto orale, talvolta affiancato da ninnananne, talvolta da semplici strumenti musicali che la fantasia viene richiamata da lontano, come in un sogno. I grandi invece, impegnati nella cruda realtà di tutti i giorni hanno forse dimenticato come sia semplice sognare, e, senza particolari pretese, lasciarsi andare in un mondo in cui si è protetti e cullati e tutto è semplice e lineare. La semplicità del racconto introduce alla cosmogonia del mondo secondo tradizioni ora dimenticate, il bene che talvolta trionfa sul male e il male che esiste per impartirci una lezione, sono questi i temi che gli “sciatti” dei questo Theater intendono riportare in scena. Il gioco di parole è obbligato. L’assonanza con il tedesco Shatten “ombra” è un tributo alla tradizione germanica a cui attingono alcuni dei racconti, la trascrizione è però voluta in questo modo per far trasparire l’esigenza di leggerezza dei suoi creatori.
Chiudete gli occhi, lasciatevi trasportare.
Ass. Culturale
Artèteca       

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