Alessandra Bertelli, Elena Ostrica - Poesia e pittura. Incontro di emozioni

Autrici: Alessandra Bertelli, Elena Ostrica
Titolo: Poesia e pittura. Incontro di emozioni
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2015
Numero pagine: 56, tutte a colori
Copertina: a colori, cartoncino brossurato

Formato: 14,5x21

Progetto grafico: MITO 

Codice ISBN 978-88-98558-34-6
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com 
e-mail autrici:  alessandra.bertelli@libero.it ; elenaostrica@tiscali.it

Una godibilissima opera, quella di Elena Ostrica e Alessandra Bertelli, nella quale avviene un incontro a più livelli tra due diverse sensibilità artistiche che riconoscono e coltivano un terreno comune che è innanzitutto desiderio comune: quello di meglio comprendere i tanti aspetti della vita, delle emozioni, dell’ “essere qui e ora”, grazie agli strumenti offerti da due forme artistiche capaci di racchiudere l’essenziale in poche parole o in poche pennellate.

Soffermandosi con attenzione sui quadri di Elena e sulle parole di Alessandra, il lettore “è portato” a riflettere sugli argomenti trattati con una “modalità interiore” che non è certo comune, in anni in cui l’abbondanza di mezzi di comunicazione porta (inevitabilmente?) ad un’abbondanza di condivisioni di parole, immagini, suoni.

Nel mezzo di un “molto” che facilmente scivola nel “troppo”, l’arte poetica e quella pittorica riportano a un ritmo, a una dimensione nutrita dall’essenzialità: un messaggio controcorrente, questo, ma di estrema forza e limpidezza,soprattutto quando l’artista – e certamente è il caso di Elena e Alessandra – ha quella “marcia in più” che consente di guardare, di vedere quell’ “oltre” che è profondità, compiutezza, partecipazione, impegno e tanto altro ancora.

Questo libro è un incontro di emozioni ancestrali, primarie, come forse solo l’arte sa richiamare. Pagine estremamente preziose, quindi, perché perenni testimoni di una capacità fuori dal comune: quella di saperci mostrare ciò che siamo, ciò che sentiamo, quando l’inutile viene sfoltito.