Il libro della settimana

venerdì 28 luglio 2017

Vincenzo Rocciolo - In bilico sul mondo



Autore: Vincenzo Rocciolo
Disegni in copertina e nelle pagine interne: Miretta Sparano (miretta92@gmail.com)
Titolo: In bilico sul mondo
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2017 
Numero pagine: 342
Formato: 14,8x21
Codice ISBN: 978-88-94907-11-7
Prezzo di copertina euro 15,00
Spese di spedizione euro 1,50 (piego libri ordinario)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com 
Per contattare l’autore: vrocciolo@gmail.com

Ha il valore di una metafora il titolo scelto per questa raccolta di poesie, o per meglio dire, di tessere poetiche del mosaico esistenziale. In bilico sul mondo, come ad indicare il continuo senso di precarietà dell’uomo che vive la sua vita costantemente sospeso su un dirupo senza fine. A passi misurati, egli continua, se pur tentennando, il suo cammino, ora veloce e spensierato dei giorni leggeri, ora lento e cupo delle giornate “storte e senza senso”.
L’immagine della copertina, sapientemente realizzata dall’artista Miretta Sparano, sintetizza bene il senso di questo lavoro poetico ed esistenziale di Vincenzo Rocciolo che, proprio come l’uomo raffigurato, si trova a metà del ponte della sua vita, “nel  mezzo del cammin”, come direbbe Dante, sospeso tra cielo e terra… Lassù, si muove in bilico sul mondo. Sulle spalle ha due grandi sporte. In una, ci sono i momenti importanti, quelli che riempiono la vita, la positività, i ricordi lieti, le gioie condivise, le battaglie vinte, l’amore, la famiglia. Nell’altra, ci sono i giorni bui, le delusioni, la fatica del vivere quotidiano. Non è facile tenersi in equilibrio e si può cadere da un momento all’altro.
Ma grazie alla consapevolezza e alla saggezza, quello stare “in bilico sul mondo”, si trasforma pian piano in un “ballo sul mondo”. Una danza ora allegra e leggera, ora lenta e cadenzata, ma che procede sempre avanti, fissando la meta. Un passo dopo l’altro, senza guardare giù e senza perdere di vista la propria identità, i propri ideali, la propria essenza, il rispetto profondo per gli esseri viventi. Tutti. Ed ecco che proprio in questo frangente di apparente fragilità il poeta raccoglie le sue riflessioni più profonde, e le restituisce in versi per farne dono a se stesso e a coloro che quelle tessere hanno contribuito a costruire. L’amore per ritrovata terra natia, per i luoghi amati, la musica, la fotografia dell’anima, le strenue lotte in difesa dei diritti dei più deboli e contro la sofferenza degli animali, le riflessioni su un mondo che combatte se stesso invece di amarsi, che usa le persone come fossero oggetti, che distrugge la Natura, uomini ed animali in una crudele guerra del Male, assurda, compiaciuta, infinita. Questi sono i temi che il poeta musicista Vincenzo Rocciolo ha trasformato in chiare tessere poetiche. Alcune di esse, sono brillanti e vivide al punto da sembrare nuove. Altre sono sbrecciate, altre ancora, ridotte ormai a frammenti piccolissimi… ma sono tutte lì, trasformate in ricordi e poesia, a testimoniare una vita intensa, pienamente vissuta diventata Arte.    

Nadia Parlante, scrittrice, storica dell’arte

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