Autore: Giuseppe Romano
Titolo: La scala di legno
Editore: L’ArgoLibro
Presentazione di Angelo Di Talia
In copertina: fotografia di Rino Scarpa –
www.rinoscarpa.myportfolio.com
Anno di pubblicazione: 2020
ISBN 978-88-94907-92-6
Numero pagine: 320
Formato: 14,5x21
Prezzo di copertina euro 15,00
Spese di spedizione: euro 4,63 (raccomandata tracciata postale)
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Un romanzo appassionato e appassionante, questo di Giuseppe Romano, da sempre
grande conoscitore della società rurale del secolo scorso, alla quale dedica la
sua “narrazione” ricca e appassionata.
“La scala di legno” è opera di grande
pregio sotto vari punti di vista. Quello artistico, naturalmente, in primis, ma
l’autore porta avanti un impegno che richiama quello di Verga: descrivere, “fermare
su carta” la quotidianità del popolo.
Nella sua esaustiva presentazione,
Angelo Di Talia scrive: “È vita vera da tramandare; è racconto che si dipana
con ordine in un tempo preciso e avvolgente che, partendo dalle radici,
fornisce senso pieno alla stessa esistenza.”
“Radici” è termine fondamentale, come
chiave di lettura di quest’opera, che comunque non vuole essere operazione
nostalgica. L’autore possiede uno sguardo allargato che abbraccia il passato e
il presente in un “tutt’uno” che trasmette con grande efficacia, al lettore, la
necessità e il piacere di quella che potremmo definire conoscenza sociale, in
un certo senso.
Nessuna generazione può rinnegare le
precedenti, nessuna società può “totalmente sganciarsi” da quella che l’ha
preceduta. Potremmo e dovremmo essere più consapevoli del filo rosso che tutto
lega, così – ad esempio – diventeremmo consapevoli dei motivi dai quali
scaturiscono eventi che apparentemente sembrano “piovuti dal cielo”.
In decenni in cui l’iper-velocità dell’informazione
ci fa dimenticare persino ciò che è capitato poche settimane prima, un romanzo
come “La scala di legno” ci invita a rallentare e a far nostra la necessità di
una riflessione che deve essere al tempo stesso personale e collettiva.