Autore: Giulio Ripa
Titolo: Contagiati
Editore: L’ArgoLibro
Introduzione di Gianfrancesco Caputo
In copertina: “La ragnatela” – Opera di Raffaella Vitiello
Anno di pubblicazione: 2021
ISBN 978-88-80205-17-9
Numero pagine: 104
Formato: 12x17
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
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Uno scritto complesso e pieno di sfumature,
questo di Giulio Ripa, a metà strada fra narrativa, scrittura teatrale, poesia,
saggio, giornalismo, aforismi: un “miscuglio di generi” dal quale scaturisce
un’opera particolarmente originale e attualissima, nella sua ferma condanna di
un mondo che sta scivolando – soprattutto grazie alla rapidissima evoluzione
tecnologica degli ultimi decenni – in un pauroso livellamento mentale,
intellettuale, ma anche emotivo, sentimentale.
Grazie ad un sistematico svuotamento di
significato delle parole a cui siamo sempre più abituati, c’è davvero chi crede
di “diventare amici” attraverso Facebook,
«Contagiati» parla di virus, e quindi
del malessere che stiamo vivendo proprio in questo periodo, ma questa
“anomalia” diventa soprattutto lo spunto per andare ben oltre e condividere la
visione di meccanismi sociali altamente spersonalizzanti che ormai ci hanno
imprigionati in una ragnatela che facciamo fatica anche solo a notare.
Scrive Gianfrancesco Caputo nella sua
introduzione: «(…) ora la dimensione virtuale assorbe tutto nella stessa
misura, e le contraddizioni fra realtà e immaginazione, vero e falso, vengono
in qualche modo annullate nell’ambito di uno spazio di iper-realtà che tutto
comprende, anche il rapporto fra soggetto e oggetto.»
In quarta di copertina leggiamo: «La
comunicazione in rete è solo dannosa, se nessuno più ascolta l’altro. E per
ascoltare l’altro ci vuole affetto. E l’affettività non nasce grazie all’intermediazione
dei dispositivi digitali.»
Un “antiromanzo” da leggere e rileggere, e di certo ad ogni lettura se ne colgono nuovi aspetti.
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