Il libro della settimana

giovedì 22 settembre 2022

Michele Di Lieto - Guerra, guerre, eccetera eccetera

 




Autore: Michele Di Lieto
Titolo: Guerra, guerre, eccetera eccetera

Editore: L’ArgoLibro

In copertina (fronte e retro): opere di Giannino Di Lieto

Anno di pubblicazione: 2022

ISBN 979-12-80205-43-8
Numero pagine: 182

Formato: 17x24

Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 5,00 (raccomandata postale)

Per contattare l’autore: micheledilieto2@tiscali.it      

Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

 

Esce “Guerra, guerre, eccetera eccetera”, il nuovo libro di Michele Di Lieto, magistrato in pensione votato alla scrittura. 36 capitoli, prefazione e intervista che affrontano il tema della guerra ucraina, delle guerre che vi girano attorno, di fatti di cronaca, di ricordi di vita.

L’opera segue di qualche mese il saggio precedente “Mario Draghi. Dalla pandemia alla guerra ucraina” (qui la pagina dedicata).

Si tratta di un libro che, per quanto riguarda la guerra ucraina, è decisamente contro corrente. A partire dall’“invasione” che, secondo l’Autore, costituisce il primo tassello della guerra di informazione portata avanti da Zelenskj, e sostenuta, se non suggerita, dagli USA. Non più guerra tra russi e ucraini, ma guerra tra russi e Stati Uniti, non più Putin e Zelenskj, ma Putin e Biden.

Michele Di Lieto attinge largamente al pensiero di Noam Chomsky, l’analista americano, ma contesta gli Autori (compreso Chomsky) che vedono nella guerra scatenata da Putin una vera e propria “invasione”, un atto “criminale” ma continuano a sostenere un negoziato (quale che sia) come l’unica via di uscita dalla guerra ucraina. Secondo l’Autore, invasione e negoziato fanno a pugni.

“Delle due l’una: o c’è stata invasione, e allora ha ragione Zelenskj a chiedere ai russi di ritirarsi dai territori occupati; o non c’è stata invasione, e quella ucraina è una guerra che risale lontano nel tempo e viene combattuta da entrambe le parti con dovizia di uomini e mezzi”.

Tertium non datur: lo riconosce lo stesso storico statunitense quando sottolinea l’iniquità di una soluzione che finirebbe per premiare, non punire l’invasore. Per Michele Di Lieto non c’è stata invasione: e Zelenskj continua a combattere una guerra voluta e finanziata dagli USA. Non è questa la sola “devianza” dell’Autore dalla “vulgata” comune. Strettamente collegata è quella che concerne la condizione di Zelensky, uomo intelligente ma scaltro, mero esecutore degli ordini USA, uno che “non muove foglia che Biden non voglia” (e questo perché “uno statista non si inventa dalla sera alla mattina”).  

Per giungere a queste conclusioni, Michele Di Lieto sottolinea il valore strategico della terra ucraina, come stato cuscinetto a difesa del suolo dei russi (come se la Cina piazzasse stazioni missilistiche nel Messico al confine con gli USA: ma il parallelo è di Chomskj), come rileva la stranezza di una guerra combattuta e finanziata dagli USA, a migliaia di chilometri di distanza, una guerra per procura, coi russi da un lato, tutto l’Occidente dall’altro. Per difendere libertà e democrazia. Concetti questi ridotti, secondo chi ha scritto, ad espressioni prive di contenuto non solo in Russia, ma anche nei paesi occidentali. Di qui una critica non tanto velata alla politica di Joe Biden, avanzata da un Autore che odia il danaro, odia la potenza del danaro, odia anche gli USA. Ma il libro di Michele Di Lieto non si occupa solo della guerra ucraina, ma di tutte le guerre (a partire dalla guerra di informazione) che vi girano attorno: la guerra delle armi, la guerra delle lobby, la guerra per procura. Così come si occupa di fenomeni sociali solo parzialmente connessi alla guerra ucraina, le sparatorie di massa, così frequenti negli USA, un paese ancora attaccato al secondo emendamento, due secoli addietro.

Tra i tanti fenomeni esaminati rientrano eventi ormai diffusi in tutti i paesi occidentali, Italia compresa: il femminicidio, l’omicidio suicidio, le baby gang, analizzati alla luce della moderna sociologia, ma anche fatti colposi, non meno gravi, come gli infortuni sul lavoro, migliaia di morti all’anno. Un libro, insomma, che riflette, e fa riflettere. Sulla politica italiana degli ultimi anni, sul governo Draghi, sul neo liberismo, sulle prossime elezioni. Vi aggiunge l’Autore due brani che riflettono memorie di infanzia, ricordi di famiglia, e non hanno trovato posto nel libro “Memorie”, 2011, dello stesso Editore. Insomma: ce n’è per tutti. I motivi di interesse sono i più svariati. Auguri a Michele Di Lieto, magistrato scrittore, oggi anche analista politico.

Nessun commento:

Posta un commento