Il libro della settimana

giovedì 13 aprile 2023

Michele Di Lieto - Storia degli ultimi tempi. Dalla guerra ucraina al naufragio di Cutro

 


Autore: Michele Di Lieto
Titolo: Storia degli ultimi tempi. Dalla guerra ucraina al naufragio di Cutro

Editore: L’ArgoLibro

Anno di pubblicazione: 2023

Numero pagine: 188
Formato: 16x23

Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 5,00 (raccomandata postale)

Per contattare l’autore: micheledilieto2@tiscali.it      

Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

 

 

Michele Di Lieto, magistrato scrittore, ha dato alle stampe “Storia degli ultimi tempi. Dalla guerra ucraina al naufragio di Cutro”.

Si tratta, come appare evidente dalla stessa introduzione e dall’intervista finale, del punto terminale di una ricerca alla quale l’Autore si è dedicato da che, dismessa la toga, si è dato alla scrittura. Ricerca che abbraccia più forme letterarie: dal romanzo al saggio politico, dall’articolo di cronaca al commento storico. Anche questo volume accetta più forme, sceglie più stili: ne fa uno tutto suo, che accoglie per la prima volta il discorso diretto, introduce nello stesso brano più voci narranti, non necessariamente quelle del discorso di prima. Non poteva non risentirne il linguaggio che va dall’espressione proverbiale diventata di uso comune (“al morto non si fa torto”, “una coppia da articolo il”) al latinismo (“errare humanum”), dall’espressione dialettale (“mi appezzentii”, “sgarrupate”) all’anglismo (“kingmaker”, “hotspot”).

E qui veniamo ai contenuti. La Storia, concentrata sugli eventi dell’ultimo anno, dalla guerra ucraina al naufragio di Cutro. Alcuni giudizi vengono riproposti: l’Autore ne aveva già accennato in libri precedenti: così come quello su Zelensky, Capo ucraino, che viene descritto come una creatura di Biden, Capo degli USA, e non muove foglia che Biden non voglia. Secondo Michele Di Lieto, e non solo, nessuno può diventare statista o stratega militare dalla sera alla mattina. Il che è avvenuto per Zelensky, da nessuno prima conosciuto, in seguito alla guerra da tutti ossequiato e riverito.

Abbiamo sentito Zelensky preoccupato del possibile sviluppo della guerra in corso in guerra nucleare. E chi gli fornisce l’atomica, se non Biden? Come non vedere che dietro Zelensky ci sono gli Stati Uniti, ci sono i miliardi, ci sono gli istruttori, ci sono le atomiche degli Stati Uniti?

Altri giudizi dell’Autore sono del tutto nuovi. Come quelli che riflettono l’operato di Mario Draghi, che ha lasciato a Giorgia Meloni più di una “patata bollente”, o quelli che analizzano i casi sempre più frequenti di omicidio-suicidio spesso riportati da chi li commenta a turbe mentali dello stesso omicida, o quelli che investono il lato psichico (dolo o colpa) degli eventi più eclatanti degli ultimi tempi, spesso riportati ad atteggiamenti volontari che “non stanno né in cielo né in terra”  (il caso di Alessia Pifferi, il terremoto turco siriano).

In ogni caso, gli uni e gli altri, giudizi vecchi e nuovi, non sono affatto né sempre scontati. Che Alessia Pifferi abbia voluto far morire di stenti la figlia di pochi mesi abbandonata per giorni, questo non è stato provato.

Che Zelenskj fosse una creatura di Biden era apparso evidente. Ma nessuno aveva detto che persino le prime mosse di guerra, quelle della cosiddetta invasione, facessero parte di una guerra orchestrata da Biden, questo nessuno l’aveva scritto. Ultimo motivo per invogliare a leggere un testo prezioso per chi voglia approfondire le sue conoscenze sui più recenti avvenimenti della storia europea.

 

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