Il libro della settimana

lunedì 1 aprile 2024

Sandra Ludovici - Il cuore e lo spillo

 


Autrice: Sandra Ludovici

Titolo: Il cuore e lo spillo

Editore: L’ArgoLibro

Collana: La Piuma del Poeta

Anno di pubblicazione: 2024

Numero pagine: 70

Copertina: in cartoncino, sovraccoperta a colori con alette

Formato: 16x24

Prezzo di copertina: euro 10,00

Spese di spedizione: euro 5,00 (raccomandata postale)

Per info e ordini: largolibro@gmail.com      

Per contattare l’autrice: sludovici99@gmail.com

 

Sandra Ludovici inaugura il 2024 con una nuova raccolta che conferma la splendida forma, nel tempo, della sua scrittura. Una produzione sterminata che però non si ripete mai, offrendo al lettore una vastissima gamma di argomenti trattati, di termini utilizzati (spesso molto originali), di arditi accostamenti parola-suono: è decisamente maestra, l’autrice, di questi “vertiginosi connubi”, che fanno riconoscere immediatamente il suo stile e, inoltre, offrono al lettore un punto di vista di intensa e protratta singolarità.

C’è audacia, nello sviluppo lungo decenni di un linguaggio che certamente non ha mai cercato consensi a priori, né si è modellato sulle aspettative altrui (chissà quanti pseudo-stili si sviluppano in questo modo…). Sandra Ludovici non ricerca applausi o consensi, non saprebbe che farsene. Ricerca, invece, una Verità profonda che scavi incessantemente oltre il pantano inesauribile delle superficialità. Non è una poesia “mordi e fuggi”, quella della Ludovici (ci viene proposta persino quella, oggi), e chi vuole accostarla con impazienza farà bene a non provarci nemmeno: è un linguaggio che non ha nulla da dire, a chi ricerca l’emozione “intensa e immediata”.

Dove alberga la poesia pregiata? Nella scoperta lenta, nel tempo che scegliamo di non dedicare alla frenesia, nell’attenzione solida e duratura.

“Un vagolante fiato di sole / appanna il cielo ridente, / murmure gonfia l’onda / crosciante la chiara spuma.” Sono i primi versi della poesia “E scivola…”, li riportiamo come esempio per sottolineare la particolarità di questo linguaggio: il suo essere bello e desueto è già un invito alla lentezza.

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