Il libro della settimana

sabato 13 ottobre 2018

Nicola Vacca - Almeno un grammo di salvezza




Autore: Nicola Vacca
Titolo: Almeno un grammo di salvezza
Editore: L’ArgoLibro
Prefazione di Gianfrancesco Caputo
In copertina: fotografia di Nunzio Ponte
Anno di pubblicazione: 2018
ISBN 978-88-94907-44-5
Numero pagine: 70

Copertina: a colori, con alette
Formato: 12x20
Prezzo di copertina euro 14,00
Spedizione raccomandata tracciata compresa nel prezzo di copertina. 

Cliccando su "Paga adesso" è possibile effettuare il versamento tramite PayPal. Sono disponibili anche altre forme di pagamento (PostePay e bonifico bancario), per qualsiasi informazione scrivete a largolibro@gmail.com 

Per contattare l’autore:
nicvacca@hotmail.com

Per info e ordini: largolibro@gmail.com 





Nicola Vacca ripubblica con “L’ArgoLibro” una silloge edita nel 2011 e ormai introvabile. In questa nuova edizione è stata aggiunta la sezione “Oggi, il sottosuolo e l’apocalisse”, con cinque nuovi componimenti.
Come ha sottolineato nella ricca, esaustiva introduzione Gianfrancesco Caputo (che con “L’ArgoLibro” ha pubblicato il saggio “Comunità e società del consumo”, qui la pagina dedicata), “non è facile introdurre una chiave di lettura del senso e delle motivazioni del poeta sul tema di Dio, sulla Sua assenza o sulla Sua presenza, poiché Nicola Vacca è un poeta che fa della laicità un elemento imprescindibile della sua visione della realtà.”
Un laico di fronte alla fede, intesa come “presenza/assenza” nella quotidianità di tutti noi: un tema che nel tempo ha interessato tantissimi artisti, che si sono misurati con “l’impalpabile” che siamo inevitabilmente chiamati a considerare.
Un approccio critico alla fede, non pedissequo, è novità relativamente recente, nella storia dell’uomo, e va salutato come enorme passo in avanti.
“Almeno un grammo di salvezza” è un incontro/confronto vibrante, perennemente proteso verso un dialogo che non fa sconti né si accontenta di risposte preconfezionate. Nella solitudine della parola che concretizza le riflessioni, l’artista diventa tramite tra “l’esistere” e il “non esistere”, consapevole della possibilità di trovare risposte inevitabilmente mai definitive.
“Si scrive per capire se è vero / che un lieto fine ci aspetta / al termine della strada.” (da “Lieto fine”). Lungo la strada, grazie ad artisti come Nicola Vacca, possiamo cogliere nuove consapevolezze, affinché le nostre risposte di fronte alla Vita, di fronte alla Fede, possano essere il frutto di percorsi lucidi. Di questo abbiamo senz’altro bisogno, oggi più di ieri.

Cliccate qui per leggere la recensione di Vito Rizzo su "Vito Rizzo Blog"

Cliccate qui per leggere la recensione di Giulietta Iannone su "Liberi di scrivere"

Cliccate qui per leggere la recensione di Geraldine Meyer su "Zona di disagio"

Cliccate qui per leggere la recensione di Martino Ciano su "Gli amanti dei libri"

Cliccate qui per leggere l'intervista di Vincenzo Fiore su "Corriere Irpinia"

Cliccate qui per ascoltare l'intervista radiofonica di Martino Ciano su Radio D. G. S.

Cliccate qui per leggere l'intervista di Giulietta Iannone su "Liberi di scrivere"

Cliccate qui per leggere la recensione di Antonio Di Gennaro

Cliccate qui per leggere la recensione di Salvatore Marrazzo su "L'Ottavo"

Cliccate qui per leggere la recensione di Alessandro Vergari su "Zona di disagio"

Cliccate qui per leggere la recensione di Giuseppe Puppo su "Lecce Cronaca"

Cliccate qui per leggere la recensione di Gianluca Conte su "Linea Carsica"

Cliccate qui per leggere la recensione di Giulio Maffii su "Carteggi letterari"

Cliccate qui per leggere la recensione di Luisa Bolleri su "Zona di disagio"

Nessun commento:

Posta un commento