Autrice: Sandra Ludovici
Titolo: Nel vento, al tramonto
Editore: L’ArgoLibro
Collana: La Piuma del Poeta
Anno di pubblicazione: 2020
Numero pagine: 68
Copertina: in cartoncino, sovraccoperta a colori con alette
Formato: 16x24
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
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“Tienimi per mano al tramonto, quando il
giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle. Tienila
stretta, quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto. Tienimi per mano,
portami dove il tempo non esiste. (Hermann Hesse)”
Nelle raccolte di Sandra Ludovici, c’è
sempre, anche, una citazione che accompagna l’immagine scelta per la copertina.
Tutto è accurato e meditato, nell’opera di questa poetessa, ed è scelta con
cura anche la citazione che, in un certo senso, apre l’opera. E così, nelle
pagine che seguono, scopriamo lo “svolgimento” che segue alla richiesta:
tienimi per mano, appunto. Il “tempo arcigno” incombe su tutti noi,
inevitabilmente, ma uno dei modi più efficaci per disinnescarne il peso
psicologico è quello di soffermarsi sulla profonda ricchezza di un istante, di
qualsiasi istante ci sia concesso di vivere: pensieri, colori, suoni,
sensazioni, riflessioni, connessioni, ricordi, nuove idee… a pensarci, tutto è
un turbinio che ci attraversa senza interruzioni, e non possiamo che coglierne
una parte. L’artista, però, sa coglierne la parte significativa.
Con un linguaggio sempre più originale,
ma non per questo ostico, Sandra Ludovici è artigiano che modella un’infinità
di mani in grado di afferrare ciò che materiale non è. Mani decisamente
speciali, quindi, esse stesse immateriali. Sono parole che si fanno suono,
associazione di idee, richiamo potente, e – tutte – sono in grado di afferrare
qualcosa di cui abbiamo – tutti – bisogno: una dignità personale e collettiva
che può essere frutto solo di consapevolezze.
La conoscenza ci rende liberi, questo
“in generale” lo sappiamo tutti, ma sono in pochi a sapere che sono necessarie
conoscenze ben più profonde di quelle sociali, economiche, politiche. La poesia
ci parla di anima, di soffio interiore, di empatia. Senza poesia, siamo in
grado di “afferrare” tutto ciò?