“Forza e libertà attraverso Alda Merini”
di Ivana
Leone
Edizioni “L’ArgoLibro”
È un breve saggio dedicato alla celebre
Poetessa dei Navigli il nuovo interessante libro di Ivana Leone, edito
all'inizio dell'anno in corso da "L'ArgoLibro" di Agropoli. La giovane autrice
cilentana lascia momentaneamente (ma non del tutto) la scrittura in versi per
dedicarsi a quella in prosa e il risultato è una pubblicazione che si distingue
subito per originalità e grande profondità di pensiero.
“Ho conosciuto Alda una sera di
agosto, così, all'improvviso è entrata nella mia anima e ci è restata”,
scrive la Leone
iniziando a spiegare la propria passione per la Merini, nata grazie a uno
dei suoi libri di poesia e culminata in un legame spirituale che diviene via
via palpabile tra le righe di questo saggio, dove si ripercorre la vicenda
umana e letteraria della Poetessa mettendo in luce anzitutto la sua forza
d'animo e un viscerale desiderio di libertà che nemmeno i lunghi, crudeli,
dolorosi anni dell'ospedale psichiatrico potranno mai mettere a tacere: “Nel
suo modo di essere, la poetessa vede un'aspirazione alla libertà che la seduce,
una sorta di modo anarchico di andare e venire tra la vita e la morte. La
libertà estrema di andarsene in silenzio [...]”.
Ecco, dunque, affiorare anche tra queste
pagine il suo grande bisogno d'amore, l'internamento presso il Paolo Pini di
Milano, la terribile “Terra Santa” che era il manicomio, dove si espiavano le
colpe del mondo e ogni cosa si faceva sacra, soprattutto il dolore: “Sì, la Terra Santa. - raccontava
lei stessa nel suo struggente “L'altra verità. Diario di una diversa” - ”E
noi vi eravamo immersi, in quelle latrine puzzolenti, dalle albe (ma non
vedevamo mai un'alba) al tramonto più cieco”; per tacere di quel senso di
solitudine che sembrava non avere mai fine e trascinava forse con sé l'amaro
ricordo dell'ospedale psichiatrico di cui, al pari di “una lunga pesante
catena”, fuori non si riusciva mai a disfarsi.
L'analisi di tutte queste tematiche, alle
quali si deve aggiungere quella immancabile della follia, viene sviluppata
dall'autrice in modo particolarmente accattivante, attraverso una scrittura ben
curata e accessibile a tutti che offre nell'insieme una lettura coinvolgente. “La
pazza Alda, nella sua sana lucidità, è riuscita a lasciare la sua impronta
eterna nell'olimpo delle divinità poetiche [...]”, una donna e un'artista
di grandissimo spessore che si fa emblema di libertà. Così, nella parte
conclusiva del saggio, la libertà di Alda Merini è occasione per affrontare
anche il tema del ruolo femminile nell'ambito della società attuale, dove,
nonostante i diversi traguardi raggiunti rispetto al passato, per le donne la
strada da percorrere è ancora lunga in termini di lavoro e realizzazione
personale.
Infine, completa l'opera una breve
raccolta di componimenti poetici firmati dalla stessa Ivana Leone e dedicati,
ovviamente, alla carismatica Poetessa milanese: poesie che impreziosiscono il
testo continuando a discorrere con passione di libertà, le cui lacrime “Oggi
hanno un altro sapore/ Profumano di orchidee/ Profumano di gioia, profumano di
te/ Che con tanta fatica/ Sei rinata in un'altra vita.”
Laura Vargiu
Scrittrice e poetessa