lunedì 22 febbraio 2021

Giuseppe Perrone - La quarta parete

 


Autore: Giuseppe Perrone
Titolo: La quarta parete
Editore: L’ArgoLibro

Prefazione di Cosimo Argentina
Collana “Agorà” curata da Nicola Vacca

In copertina: fotografia di Rino Scarpa (www.rinoscarpa.myportfolio.com)

Anno di pubblicazione: 2021

ISBN 978-88-80205-12-4
Numero pagine: 130

Formato: 13x20

Prezzo di copertina euro 14,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autore:
 giusperro@alice.it  

Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

 

PER LE LIBRERIE: potete ordinare copie del libro direttamente alla Casa editrice, scriveteci all’indirizzo largolibro@gmail.com o chiamateci al 3395876415 per qualsiasi informazione.

La poesia di Giuseppe Perrone si fa parola essenziale, apparentemente disadorna. Il verso si svolge sul bianco di una pagina che è anche il bianco di un mondo da capire, da comprendere: è questo lo “sforzo teso” di ogni artista, teso a sondare attraverso – nel caso della poesia – poche parole.

Troviamo spesso punti interrogativi, ne “La quarta parete”: punti che si affacciano alla mente di chi scrive già con l’urgenza della necessaria risposta, che prima o poi arriva. Mai definitiva, ovviamente, ma – intanto – illuminante.

“Un poco si agita l’acqua del mare / Seduto sull’onda / tocco l’assenza / Inutile attendere il mistero / Contemplo la vita / La trovo” (da “Contemplazione”). Giuseppe Perrone non forza, non “scuote” il mondo circostante per ricavarne risposte magari forzate, premature. Sa aspettare ciò che può giungere. In un certo senso, possiamo ribaltare quei punti interrogativi e vederli come ami di pescatore gettati “senza pretese” nell’acqua misteriosa e in perenne movimento.

Scrive Cosimo Argentina che si tratta di versi “fatti per far pensare, plasmati su un gusto estetico che si raccorda a un contenuto basilare, senza sberleffi, mai finto, mai compiaciuto.” Non ci si compiace della ricerca della verità: l’Artista con la “A” maiuscola lo sa benissimo, e lo sa intimamente, perché non ci sono traguardi o premi da raggiungere e spesso le consapevolezze che se ne ricavano sono dolorose.

“La quarta parete” ci insegna a riflettere, a provocare costruttivamente la vita, e a farlo senza indugiare su melliflui e patetici palcoscenici.

La collana “Agorà”, diretta da Nicola Vacca, anche con questa quinta uscita si conferma punto di riferimento attualissimo per chi vuole vivere la grande poesia contemporanea come occasione di profonda conoscenza.

Clicca qui per leggere la recensione di Giulietta Iannone su "Liberi di scrivere"

Clicca qui per leggere la recensione di Martino Ciano su "Gli Amanti dei Libri"

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