La presentazione del
silent book «I Meravigliosi Giardini di Alice» di Maria Rosaria Verrone ha
concluso la Rassegna «Gradisce un drink o preferisce un libro?» presso
il «Lumos Cafè», foyer del Cineteatro «Eduardo De Filippo» ad Agropoli.
Da gennaio a maggio, cinque
incontri con altrettante pubblicazioni della casa editrice «L’ArgoLibro»,
da oltre quindici anni presente sul territorio e da sempre promotrice di
autrici e autori provenienti da tutt’Italia.
I libri presentati sono
stati:
- La
mia terza cuccia di Pasquale Carelli
- Giraffa
in fiamme di Ariosto Gnarra
- Voci
soffocate di Amedeo Giordano
- Collie
ed altri cani da guerra di Lucio Rocco
- I
Meravigliosi Giardini di Alice di Maria Rosaria Verrone
CLICCATE sui titoli per
aprire la pagina corrispondente.
Una grande varietà e qualità
delle proposte ha contrassegnato la rassegna, sempre premiata da un pubblico
folto e attento.
Un ringraziamento
particolare va a Pierluigi Iorio, ai gestori del «Lumos Cafè».
Alla Dottoressa Elvira
Serra, Vice-presidente della Commissione Cultura del Comune di Agropoli.
A Giuseppe Salzano
per le recensioni.
A Biancarosa Di Ruocco,
Maria Cristina Orrico, Angela Paparella, Giovanna Chirico, Amedeo Giordano
per le letture e le performance teatrali.
A Paola Tozzi e Gianfranco
Marra per gli interventi musicali.
A Rita Polidoro e
alle ragazze de «L’Ateneo» per le danze e le coreografie.
Gli incontri sono stati
curati da Milena Esposito.
Qui potete leggere i
commenti di Amedeo Giordano dedicati ad alcune immagini di «Alice nel Paese
delle Meraviglie»: interpretazioni che vanno a braccetto con quelle “visive”
offerte da Maria Rosaria Verrone.
Di seguito, alcune foto
della serata dedicata a «I Meravigliosi Giardini di Alice».
La Casa editrice/Libreria
indipendente «L’ArgoLibro» vi da appuntamento alle prossime iniziative.
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e «Argo Libro». Per chi lo desidera, potete chiedere di essere inseriti nella
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La tana del bianconiglio.
Che cosa fai bambina? Ti capisco, è la realtà che purtroppo non muta. Persino
le parole dei libri non riescono a sprigionare la tua fantasia e fare di te il
centro del mondo.
Un momento, lascia quel libro, perché forse il mondo che tu cerchi è una strada
percorribile con le tue sole forze… Eccolo, quel coniglio è la bussola e la
cognizione di un tempo che al di là di quel varco chiameresti “forse” ma se
rimani sul tuo prato avrà per nome “nulla”.
Ma te lo immagini? Avresti per amico chiunque e qualunque cosa. Persino i fiori
ti saluterebbero e gli alberi ti abbraccerebbero, una goccia di una tua lacrima
diventerebbe un lago dove trascorrere una meravigliosa gita in barca, saresti
più grande dei palazzi che dividono il sole e più piccola dei gigli su cui
potrai poggiare le gambe. Ma stiamo parlando troppo. Il coniglio dov’è? L’hai
perso? Oh è sempre così. Non cambierà mai. Ma tu continua, continua a cercare,
bambina, principessa di questo meraviglioso mondo.
Buon non-compleanno.
Certo che questo ometto col cappello se ne inventa una ogni secondo. Eppure,
bambina, devi ammettere che anche con quella sua stramberia questo… Omuncolo ha
un non so che di verità. Giustamente penserai: ma che senso ha festeggiare un
giorno qualsiasi che non ti appartiene? Un giorno in cui magari non hai visto
nemmeno la luce? Forse perché quando arriva quel giorno siamo noi, sei tu al
centro di tutto il mondo, perché forse tu sei il mondo.
E allora se lo sei il tuo non è un giorno soltanto.
Tutto ruota intorno alle tue emozioni, e tu continua, continua a cercare,
bambina, principessa di questo folle mondo. Folle come colui che ti aspetta sul
prato per un tè.
Il labirinto e la
scacchiera.
Non sto a spiegarti, bambina, che il luogo che ora percorri non è solo parte
del tuo mondo. Se ti parlassi di Arianna e del suo filo o di Dante e il suo
viaggio fino al centro della terra dormiresti peggio di prima. Invece io ti
parlo solo di quello che tu puoi vedere in questo momento, un’infinita ricerca
tra muri di prati e margherite. È difficile capire il significato di un
labirinto sai? E come vedi la tua innocenza l’ha reso persino più gradevole di
quanto la storia non abbia mai fatto con gli uomini. È il tuo io che devi
cercare e forse anche il tuo futuro, ma le strade sono tante e perdersi come
vedi è piuttosto facile. Non è un gioco… O forse sì? Vedi? Persino una
scacchiera adesso ti circonda i piedi, forse perché la vita comporta delle
vittorie ma anche delle sconfitte per giungere al nuovo. Come vedi il piccolo
scompare per lasciare il posto al grande, e tu in questo mistero e in questo
gioco continua, continua a cercare, bambina, principessa di questo infinito
mondo, infinito come i tuoi sogni che ad esso danno vita.