Nella notte tra il 5 e il 6 aprile, nel giorno del suo
101esimo compleanno (anche se “ufficialmente" era stato registrato il 7), è
morto Tommaso Mondelli, classe 1919.
Noi lo abbiamo conosciuto nel 2012, quando con “Gli Occhi
di Argo” ha pubblicato la sua prima raccolta di versi, “Rime in libertà”. Da
allora, con “Gli Occhi di Argo” prima e “L’ArgoLibro” poi, ha pubblicato
moltissime altre opere: versi, innanzitutto, ma anche preziose testimonianze
della propria – ricchissima – vita, nonché saggi e considerazioni personali.
Ha pubblicato anche con altre case editrici, per dieci
anni la sua “penna” è stata un vero fiume in piena di grandissima qualità,
artistica e non solo.
Si è sviluppata rapidamente una sincera amicizia, che
negli anni si è rinforzata e si è allargata a tanti altri autori e
frequentatori de “L’ArgoLibro”: una persona eccezionale come Tommaso non
passava inosservata, questo è certo.
Molte sue opere sono state curate dall’artista Danila
Oppio, sua grandissima amica. E proprio a lei diamo la prima parola: insieme ad
altri autori, amici, artisti, ci offre un prezioso ritratto di Tommaso, che
sarà man mano arricchito da altre testimonianze.
Vi invitiamo anche a visitare il blog di Danila – www.versiinvolo.blogspot.com –
dove troverete ulteriori testimonianze, ricordi, considerazioni.
Milena e Francesco
Breve biografia
di Tommaso Mondelli
Nato
a Monteforte Cilento (SA) nel 1919. Vive a Pinerolo (TO).
È stato
Segretario Comunale in diversi luoghi per quasi tutta la sua attività
lavorativa.
Si
è laureato in Giurisprudenza, Lettere Moderne e Filosofia presso l’Ateneo di
Torino.
Ha
pubblicato con Gli Occhi di Argo le raccolte poetiche: Rime in libertà, Rime al
graffio, Poesie scelte, Omnibus, Versi satanici, Versi sale e pepe, Se canti ti
passa, Poesis, Un fiore alla finestra, Canto a due voci, Tempora et Mores.
Con
Ilmiolibro de L’Espresso è uscita la silloge poetica Nuove Poesie- Il
Tormentone. Con Akkuaria, la forza che il cuore imprigiona.
Si
aggiungono testi in prosa, basati sulle memorie della sua vita: Lontani ricordi
di un Segretario Comunale, Settimane bianche e crociere a costo zero, Dagli
Appennini alle Alpi e Una nuova stagione, La fidanzata di guerra, Due mondi una
vita, A un passo dal traguardo, Il cerchio magico editi da L’ArgoLibro. Con
Akkuaria un saggio dal titolo: Un senso per la vita.
Ha
partecipato a diversi concorsi poetici qualificandosi ai primi, secondi e terzi
posti, e alcune sue poesie sono pubblicate in varie antologie.
Non
molto tempo fa, per il suo centesimo compleanno, e su suggerimento di Francesco
Sicilia, avevo scritto quanto sotto.
Credo che ormai molti conoscano la
figura del Cav. Tommaso Mondelli, uomo di grande umanità. Con L’ArgoLibro sono
uscite molte sue pubblicazioni in prosa e poetiche. In una delle sue sillogi
appare la poesia LA QUERCIA, una fotografia che lo rappresenta degnamente. In
molte sue opere insegna come tenere la mente sempre attiva e il fisico sano nel
seguire una dieta alimentare equilibrata. Per questo ha raggiunto il secolo di
vita e tra pochi mesi compirà 101 anni. La vita si è allungata per tanti, ma in
quali condizioni mentali e fisiche ci arrivano? Così Tommaso ha deciso che una
volta pensionato, non avrebbe trascorso il resto della sua esistenza seduto in
poltrona. Ha così ottenuto tre lauree, frequentando i corsi di Filosofia,
Giurisprudenza e Lettere presso l’Ateneo torinese. E ha scritto tanto
utilizzando il pc. Nel frattempo si è alimentato secondo la sua teoria che
esclude tutti i cibi che possono nuocere alla salute. Inoltre non ha mai
rinunciato alla passeggiata quotidiana, non importa se sotto il sole o la
pioggia. La sua scrittura ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi
letterari, all’ultimo indetto da La Girandola delle Parole, organizzata da Pro
Loco di Limbiate, ha ricevuto il premio dalle mani del Sindaco della Città
proprio nel giorno del suo centesimo compleanno, il 6 aprile 2019. Nel suo
ultimo libro autobiografico IL CERCHIO MAGICO editato da L’Argo LIbro si può
conoscere il compendio della sua
straordinaria esistenza. L’ultima sua composizone poetica è stata: Cent’anni!
Un suo scritto, dedicato all’Editore de
L’ArgoLibro Francesco Sicilia, lo ha definito suo testamento spirituale. Ecco
il testo della sua lettera.
Carissimi
Danila e Francesco, anzitutto un saluto cordialissimo.
È con immenso piacere che mi appresto a
scrivere questa lettera a dei miei sì grandi e cari amici. Vorrei essere più
bravo ad ascoltare la voce del mio cuore e tradurla in espressioni di
riconoscenza.
Spero nel vostro buon cuore se non riesco a
interpretare col mio linguaggio l’essenza del dovere, la voce del mio cuore.
A Danila va la mia crescente gratitudine
per l’impegno e la passione profusi nel trattare, e portare a completamento i
lavori più importanti della mia modesta carriera artistica, a detrimento degli
impegni nella sua immensa possibilità di personale realizzo.
A Francesco, e Milena prima di lui, che
nulla ha trascurato nell’impegno editoriale e la competenza artistica per dare
il meglio nella veste delle mie numerose pubblicazioni.
E, infine, quella mirabile concordanza nei
rapporti di collaborazione tra i due in quest’ultima pubblicazione che vuole
essere, nel bene e nel male, il testamento spirituale. Quella collaborazione ha
assunto e prodotto il valore supremo in quella simbiosi d’intenti che, certo io
so di non meritare, me ne sento profondamente lusingato.
È per questo motivo che UNA NUOVA STAGIONE
resta più vicino al mio cuore, come del resto lo siete voi tre.
Se non con le parole, è con l’intento, la
vostra benevola interpretazione, che spero grandemente di esservi riuscito.
Un vivo grazie e un fraterno abbraccio.
Tommaso Mondelli
Penso che sia utile approfondire il
pensiero di Tommaso, che appare chiaro nella Terza Parte del suo libro
autobiografico: DUE MONDI UNA VITA, sempre pubblicato da L’ArgoLibro.
Indistintamente, il nostro viaggio
terreno nei due Mondi, nel bene e nel male, fatto e ricevuto, terminerà e un
terzo si avvicina. Una parte di noi, quella che si distacca (la vita) se ne va
altrove, e verso dove, esattamente, nessuno lo sa. Presumiamo che alla guida
della stessa siano le religioni, avendone la patente, e che se ne assumano la
direzione e la responsabilità.
La parte che rimane, quella materiale,
torna disfatta nel tempo e nel giro vorticoso del divenire, nel “tutto”
frammischiata, allo stesso modo della materia inerte e quindi come sostanza che
si combina e scombina per entrare così nelle cose della vita e forse, mai più
nella stessa forma o sostanza che è stata in precedenza.
Siamo noi esseri umani, la parte più importante tra flora e fauna.
Nessuno mai potrà pensare di non essere sostanza, pur utile o inutile, nella
costruzione e successiva caducazione, in ogni cosa che nasce e muore.
Nota
introduttiva dell’autore al libro autobiografico IL CERCHIO MAGICO
Quando ci si trova sul finire dei nostri
giorni, la possibilità di spostarsi sull'altra sponda si tocca con mano. Anche
i tempi radicati nella più giovane età erano a rischio, ma si aveva meno tempo
per pensarci e le faccende cui si era legati apparivano più importanti e
urgenti. Il pensiero connesso alle ultime cose da voler fare e dover dire,
impegna non poco.
Ieri sera ci siamo augurati la buona
notte, come alla fine di ogni giorno, e ci siamo dati appuntamento per il
buongiorno di stamane con un caffè virtuale, giusto per sentirci vivi. Tommaso
viveva solo, avendo perso la moglie qualche anno fa e il mio pensiero era
sempre teso a conoscere il suo stato di salute e, ultimamente, a suggerirgli di
non uscire se non bardato di tutto punto, a causa di questo Covid -19 che sta
mietendo vittime. E non è stato il virus a privarlo della vita, ma forse quel
tipo di addio che avrebbe voluto. Mi ha ripetuto più volte che non desiderava
essere di peso ai figli, così come aborriva l’idea di finire segregato in una
Casa di Riposo per anziani. Se n’è andato in punta di piedi. Spesso mi diceva: se non ti arriva alla
solita ora la mia email di saluto, e neppure un messaggio dal cellulare,
significa che io sarò partito per l’Altrove. Ho annunciato la sua scomparsa al
mio caro amico Padre Carmelitano Nicola, il quale ha cercato di consolare il
mio dolore con queste parole: Forse un giorno,
dopo aver letto qualcosa su di lui, potrebbe nascere qualche lirica commemorativa. Si
vede che voleva fare il compleanno in Cielo! Presenta alla figlia anche le mie
condoglianze. PN (avevo detto di aver ricevuto la triste notizia dalla figlia
Rachele, il frate non sapeva che i figli sono quattro: Ilya, Rachele, Carmine e
Augusto, ai quali sono vicina nel dolore.
So
che Tommaso non era certo dell’esistenza del Cielo, ma sono sicura che si
troverà ora in un luogo di pace. Nel dolore restiamo noi, privi della sua
presenza.
Addio Tommaso, mio mentore, paterno
amico. Ti ricorderò pubblicando di te sul mio blog Versi in volo. Chiudo con la
sua ultima poesia.
CENT’ANNI
Ecco
perché non son morto
dovevo
arrivare a cent’anni
e
certo che il fiato l’ho corto
gira
e gira ho pochi malanni.
Forse
ancora resta qualcosa
faccio
i conti e forse l’investo
e
se in banca dan poca cosa
ma
al paradiso torno con resto.
Se
resto sveglio sulla salute
e
nulla svendo senza partita
resto
attendo alle cose volute
di
quella parte meno sgradita.
Di
esserci ancor son contento
se
anche non so a chi lo devo
pur
di me e qualcosa la sento
poco
cibo e pur acqua la bevo.
Se
non sai cosa oggi ci vuole
intanto
dico che devi aspettare
non
fermarti davanti alle scuole
entra
dentro per solo studiare.
Per
ogni scopo si deve aspettare
l’ora
e il tempo che frutto maturi
curalo
bene e non mai dubitare
e
non disperare dei tempi futuri.
Mangia
poco, non troppo pesare
cibi
semplici e con pochi grassi
lascia
la sedia per camminare
non
ti fermare alla conta dei sassi.
Non
coltivare dell’odio o rancore
mentre
a te fanno certo del male
roderti
dentro per giorni e per ore
resta
contento non farti un rivale.
Solo
l’amore è ricetta del cuore
canta
il sorriso di ogni momento
e
se poi quell’inciso non muore
vivo
sei certo al cento per cento.
Danila Oppio
Non voglio ricordare Tommaso perché per me non vive nel
passato. Sento la presenza viva di questo amico che ho avuto la fortuna e il
privilegio di conoscere e di frequentare solo per poco tempo ma sufficiente per
rimanere ammaliato e conquistato dalla semplicità, l'umiltà, la gioia di vivere
il presente sempre proiettato nel futuro. Dal suo indomito cimentarsi in ogni
sfida con l'entusiasmo di un ragazzo; dalla sua disponibilità all'incontro e al
confronto aperto; dalla fermezza nel sostenere le proprie idee con la garbata
ed elegante ricchezza del suo vocabolario espressa con la mite musicale
dolcezza della voce; dal sincero riconoscimento delle opinioni altrui come
fonte di ampliamento delle sue conoscenze e arricchimento del suo essere uomo.
Ciao Tommaso, ti telefonerò per il tuo
compleanno e tu mi risponderai come sempre sereno, senza meraviglia per gli
auguri ai tuoi anni compiuti.
Ermanno Crescenzi
Ricordo
ancora il mio primo incontro con Tommaso Mondelli, è stato un fulmine a ciel
sereno. Il suo carisma e la sua anima poetica avrebbero rapito chiunque. Ecco!
Io quel lontano giorno di agosto fui rapita dai suoi insegnamenti, dalla sua
particolare vena artistica.
Tommaso
non era un uomo comune ( e quanto mi pesa dire non era..) a 100 anni si
chiacchierava con lui come se fosse un ragazzo di trenta e al tempo stesso
sapeva trasmettere I suoi insegnamenti
con saggezza ma senza saccenza.
Di
insegnamenti, parole sussurrate ed emozioni ne ho avute tante da Tommaso e le custodirò con cura.
Adesso
il paradiso sarà impreziosito della sua penna.
Ivana Leone
Volano i ricordi
Nel
sussurro del vento volano i ricordi
al
tempo lontano nei luoghi della tua terra
filanti
di vita e di gioia
istanti
di sorprese e di arrivi.
Il
Ritorno alla mesta casa paterna
nel
contempo grembo e caverna
calore
e affetti ritrovati
nel
susseguirsi dei lunghi cicli.
Ore
liete che rinsaldano le origini
come
rondini che tornano ai propri nidi
mesta
primavera sei pallida ancora
quando
allora ritrovi il tuo candore?
Oggi
è triste questa valle, "Cateora"
ha
perso uno dei suoi figli
egli
con profondo amore l'ha sempre ricordata
e
tenuta stretta nel suo cuore.
Madre
amorevole e selvaggia
luogo
di gioia e di dolore
ora
con timidezza porgi una ciocca
in
cima ai pruni e i ciliegi in fiore.
Carmine Mondelli
“Non perdiamo mai il ricordo che il nostro corpo
va curato, la nostra mente ossigenata, la nostra anima purificata e amata”
Da questo
libro mi aspettavo delle indicazioni precise sulla dieta da seguire o comunque
su quella che segue ogni giorno questo signore di 96 anni (che dalla foto
sembra davvero in splendida forma), con tanto di quantità di alimenti da
consumare, ricette su come cucinarli ecc. ecc.. Insomma i consigli del
nutrizionista!
In realtà
l’autore indica soltanto i principi base per una sana e corretta alimentazione.
Ogni individuo può trarne beneficio, spetta soltanto a noi fare le scelte
giuste in termini di alimentazione, perché fondamentalmente le “buone pratiche
alimentari” sono ormai conosciute, purtroppo spesso non le mettiamo in pratica.
Questo
saggio però è anche altro, è un insieme di digressioni sul senso della vita, su
come ci poniamo nei confronti del nostro corpo, del prossimo e delle nostre
relazione. Sarebbe, infatti, da approfondire l’idea dell’autore secondo cui
“l’aumento del consumo di carni ha reso gli uomini più aggressivi e violenti
degli animali carnivori”, oltre a causare i ben più conosciuti problemi
cardiovascolari.
Recensione
a “Un senso per la vita - Se ti conosci, ti accetti, ti ami e vivi meglio di
Tommaso Mondelli - Editore: Akkuaria (I segni del tempo)
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Ho sempre
apprezzato i libri di memorie, gli scritti che raccontano di vite, di persone,
di storie che, pur nella loro semplicità, sono caratterizzate da unicità.
E forse
non ci sono parole migliori della Prefazione di questo libro per descrivere
l’importanza del ricordo e della memoria.
“La scrittura, in quanto scrigno di un’oralità
forte ma pur sempre fragile, resta uno strumento fondamentale per preservare
storie e memorie. (…) Quella di Tommaso Mondelli è una piccola storia, una
delle innumerevoli di cui brulica la Storia italiana del Novecento. Una storia
semplice di ordinaria quotidianità e, a tratti, di altrettanta drammaticità nel
bel mezzo di quell’immane delirio che fu il secondo conflitto mondiale”.
“Vedevo quei ragazzi andare senza un senso
preciso in tutte le direzioni e ogni tanto qualcuno cadeva senza più rialzarsi.
Il senso di paura era essente; mi venne poi il sospetto che fossero stati
drogati in precedenza con il rancio, che lo fossimo tutti … Anch’io mangiavo lo
stesso cibo. Potrebbe essere questa la condizione che crea gli eroi? No, è
l’artificio della menzogna!”
Ho trovato
molto utili le note a piè di pagina e la raccolta fotografica in appendice,
mentre i riferimenti ai fatti di attualità credo creino uno stacco inutile e
tolgano ritmo alla storia.
Una storia
raccontata con tanta ironia, forse perché meno drammatica in quanto vissuta non
propriamente in prima linea - ma c’è stato davvero qualcuno che non ha vissuto
drammaticamente quegli anni? - o forse perché chi ha questi ricordi non ama
raccontarli nella loro crudezza.
Ricordo
che mio nonno era molto evasivo riguardo gli anni della guerra e della sua
prigionia in Africa, non ne parlava facilmente; gli unici ricordi che noi
serbiamo sono un ritratto di un bellissimo giovane in divisa, una medaglia e un
fazzoletto bianco con le palme africane.
Recensione
a “Settimane bianche e crociere a costo zero Memorie di guerra e prigionia di
un ragazzo partito soldato” di Tommaso Mondelli - Editore: L’ArgoLibro
Recensioni di Maria Rosaria Schimid
È proprio
vero che non si è mai preparati di fronte alla morte, anche quando l'età di chi
se ne va è più che ragguardevole. Il carissimo amico Tommaso Mondelli ci ha
lasciati qualche giorno fa, al compimento del suo 101mo anno di vita.
Voglio
ricordarlo attraverso due pubblicazioni che mi legano a lui in modo particolare:
"Rime in libertà" (Gli Occhi di Argo, 2012) e "Settimane bianche
e crociere a costo zero. Memorie di guerra e prigionia di un ragazzo partito
soldato" (L'ArgoLibro, 2013). Il primo, sua primissima raccolta poetica, è
stato il libro che mi permise di conoscere Tommaso nel gennaio del 2013,
stringendo con lui un'amicizia giunta fino a oggi; il secondo, invece, da me
curato, ci tenne impegnati assiduamente durante la stesura che si protrasse per
tutta l'estate di quello stesso anno, subito dopo esserci conosciuti anche di
persona a Torino. Fui io a incoraggiarlo - e non me ne pento! - a mettere per
iscritto i suoi ricordi legati alla seconda guerra mondiale, durante la quale
lui era sergente all'interno del 25^ Reggimento Artiglieria da Montagna della Divisione
"Assietta". Una preziosa testimonianza, quella di Tommaso, in
relazione al drammatico periodo bellico; ne consiglio la lettura, anche se tra
quelle pagine non si troveranno battaglie cruente vissute in prima persona.
Così come consiglio di leggere anche gli altri suoi numerosissimi scritti, sia
in prosa sia in versi, che è possibile rintracciare sfogliando il catalogo
dell'Editore L'ArgoLibro.
Ripenso
con nostalgia alle nostre lunghe chiacchierate iniziate sette anni fa e mi
sorprendo sempre della sua grande apertura mentale dinanzi alla vita, roba da
far impallidire tanti benpensanti persino ben più giovani. Ora è sopraggiunta
la morte a interromperle bruscamente e, come accade in questi casi, non si può
fare altro che chinare la testa e continuare a custodire nel cuore tutto ciò
che ci è stato donato. Perché l'amicizia è per davvero un dono prezioso e le
persone che incontriamo lungo i sentieri dell'esistenza finiscono per lasciarci
sempre qualcosa.
Mi resta
l'enorme dispiacere di non aver avuto una seconda occasione per riabbracciarlo
e anche di averlo saputo in maggiore difficoltà durante quest'ultimo periodo a
causa dell'attuale quarantena, dal momento che abitava da solo.
Addio,
caro Tommaso, e grazie di cuore per la condivisione di parole, risate e
lacrime. È soltanto da pochi giorni che non ci sentiamo, ma mi manchi già.
"[...]
Il sole al tramonto
Il suo
pallido rosa
Dolce
tormento
Per ogni
altra cosa
Il sole
abbandona
La luce
del giorno
Forse
anche domani
Fa ancora
ritorno [...]"
Tommaso
Mondelli, da "Ultimo tramonto" in "Rime in libertà"
Laura Vargiu