sabato 31 agosto 2019

Carmine Rago - Il linguaggio delle nuvole




Autore: Carmine Rago
Titolo: Il linguaggio delle nuvole
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 180

Copertina: a colori con alette
Introduzioni di Rita D’Aquino e Angela Nese
Formato: 14,5x21
Codice ISBN: 978-88-94907-69-8
Prezzo di copertina euro 15,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autore: 
carminerago2@virgilio.it   
Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

Un romanzo complesso, ricco di sfumature, questo di Carmine Rago, che appassiona fin dalle prime pagine grazie ai molti dialoghi diretti tra i protagonisti, ma non solo.
Andrea Giordano, il personaggio principale, ci fa entrare nella sua “normale” quotidianità e al tempo stesso percepiamo il suo essere speciale, la sua capacità di vedere oltre le apparenze per poter percepire l’appartenenza a un “insieme” nel quale siamo tutti immersi, nessuno escluso, ma che ben pochi ormai riconoscono.
Le prefazioni di Angela Nese e Rita D’Aquino sottolineano, giustamente, questo aspetto fondamentale del romanzo, oltre ad offrire una serie di spunti per accostarsi all’opera traendone, dopo la lettura, gli insegnamenti che l’autore vuole trasmetterci.
In quarta di copertina, Domenico De Martino scrive: «(…) il lettore si ritrova trascinato in un mondo sconfinato di immagini in cui niente è lasciato al caso: dalla forma delle nuvole al volo di un insetto, dal profumo dei fiori al radunarsi di una turba.»
Un romanzo che, con la sua sapiente ricchezza, è anche una risposta a tanta pseudo-letteratura di oggi, propinataci da (cosiddette) grandi case editrici che fanno leva sempre e solo sull’“esser famosi” degli autori. Libri che, quasi sistematicamente, non hanno nulla da spartire con la buona letteratura.

domenica 25 agosto 2019

«Rjnoskär – Digital Art»: il TUO ritratto d'artista ti aspetta a «L'ARGOLIBRO»!


Ritratto d'artista
a L'ARGOLIBRO

Quando ad essere fotografato
da un artista è un altro artista

«Rjnoskär – Digital Art» si presenta
www. rinoscarpa.myportfolio.com 

Sono nato a Milano nel 1979, fotografo per passione, ho scelto la libertà di ascoltare, creare, narrare.
Ho sviluppato un progetto personale che va oltre l’estetica, per comprendere quanto il contatto con le opere di artisti da ritrarre suggestioni la mia maniera di realizzare la fotografia di ritratto.
Il ritratto fotografico è un genere nato con la fotografia stessa. Semplice documento, all'inizio, con il tempo è diventato interpretazione, narrazione e rifrazione armonica di una personalità. Soprattutto se davanti all'obiettivo dell'artista fotografo posano degli artisti da fotografare.
Da dove inizio
Incontro l'artista a «L'ARGOLIBRO» e passiamo del tempo insieme. Mi faccio raccontare chi è, cosa fa, cosa sogna, le sue passioni, quello che avrebbe voluto fare, che non è detto che sia quello che fa. Quale emozione si adatta meglio al suo stile, alla sua energia e al suo carattere? Devo scoprirlo per immortalarlo.

La creazione dei ritratti
Realizzo il servizio fotografico per i suoi ritratti con un oggetto particolare che gli appartiene, in una libreria che nasce come installazione d'arte.
A «L'ARGOLIBRO», ad Agropoli, nel salernitano, sono rimasto colpito dall'energia, dalla bellezza e dalla “narrazione” dell’insieme, ed ho deciso di condividere con altri artisti questo luogo per ambientare i loro ritratti e i miei scatti.  
L'energia della libreria, l'atmosfera che si vive tra gli scaffali, tutto ciò che «L'ARGOLIBRO» è ha motivato la mia scelta di far nascere il progetto «Ritratto d'artista a L'ARGOLIBRO».
Neanche la grande distanza chilometrica tra Milano ed Agropoli è riuscita a farmi desistere.
Ho scelto di far diventare «L'ARGOLIBRO» il set preferito per i miei ritratti non solo per gli artisti, ma anche per tutti coloro che frequentano e "vivono" quel luogo perché percepisco le vibrazioni che si sviluppano qui e credo che i legami tra le persone e i luoghi possano essere fotografati e trasmettere emozioni.
Ho deciso, quindi, di fare soltanto una piccola eccezione e di ritrarre, oltre gli artisti, anche i frequentatori abituali della libreria, pure perché credo che chi vive quel luogo ha sviluppato un senso di appartenenza a quell’armonia ed io voglio immortalarlo.

Quanto tempo occorre
Mezza giornata è il tempo minimo, una giornata intera è il tempo ottimale tra la conoscenza, i preparativi e le fotografie.

Cosa realizzo
Entrare in confidenza senza essere invadente, accorgermi delle gestualità, togliermi dalla testa le foto iconiche da imitare, per arrivare all’essenza di chi posa e contemporaneamente mostra il suo estro artistico è quello che realizzo nel primo step del lavoro.
La seconda fase consiste essenzialmente nell'esecuzione degli scatti fotografici, partendo dal comprendere quali sono le espressioni che meglio si addicono all'artista che posa per me, fino ad arrivare a cogliere con sicurezza il tratto distintivo e unico di chi sto fotografando. Ogni fotografia è un'interpretazione, una manifestazione d'arte.
La terza fase consiste in due step: il primo è decidere insieme se ritoccare le fotografie e quanto deve essere hard il ritocco, il secondo è personale ed è dedicato al lavoro di elaborazione degli scatti ed ha la durata media di due settimane.
Successivamente consegno trenta opere digitali e insieme scegliamo le quindici da inserire nel fotolibro e la fotografia che dovrà diventare gigantografia su tela.
Con «L'ARGOLIBRO», che è anche Casa Editrice, abbiamo deciso di creare una linea editoriale unica e originale che caratterizzi i foto-libri che così diventano vere pubblicazioni in singola copia. Grafica, impaginazione e stampa seguono una logica estetica capace di rendere immediatamente riconoscibile l'opera. Questo conferisce maggior pregio alla stampa. Si entra a far parte di una community che fa della bellezza il proprio slogan.

Il primo Shooting fotografico si terrà ad Agropoli a metà ottobre. Per l'occasione, un ottimo sconto sarà riservato a chi si prenoterà.
Contattami o contatta «L'ARGOLIBRO» per qualsiasi ulteriore informazione sui costi e sulle modalità di realizzazione.

Rino Scarpa: rino.26@hotmail.itwww. rinoscarpa.myportfolio.com – 3388637425

Milena Esposito: occhidiargo@hotmail.it – 3292037317




venerdì 23 agosto 2019

Annamaria Perrotta - Biancovelo ed altre storie




Autrice: Annamaria Perrotta
Illustratrice: Rosa Cianciulli
Titolo: Biancovelo ed altre storie
Introduzioni dell’autrice, di Salvatore Buonocore e di Milena Esposito
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 84

Copertina: a colori
Formato: 21x29,5 (grande formato A4)
Codice ISBN: 978-88-94907-65-0
Prezzo di copertina euro 15,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autrice:
  peranna7@gmail.com   
Per contattare l’illustratrice: rosa.cianciulli@alice.it
Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

Un libro di grande formato per “contenere” grandi emozioni: quelle donate da Annamaria Perrotta, che, dopo la raccolta di poesie “DiVersi Voli” (qui la pagina dedicata), si cimenta in una raccolta di racconti a metà strada tra la realtà e la fantasia, tra il sogno e la “concretezza” di una quotidianità spesso dura, difficile.
Lo sguardo dell’autrice è un “tocco” incantato che non evita di guardare i problemi, ma sa cogliere il messaggio prezioso che il problema porta con sé. L’arte, in questo caso l’arte della parola scritta, può e deve essere anche insegnamento, disvelamento, forza immateriale capace di generare nuove consapevolezze frutto di un “guardare oltre” le apparenze.
Nella sua introduzione, Annamaria Perrotta ci mette in guardia verso una “voglia di possesso” che non può donarci nessuna serenità duratura: dovrebbe essere per tutti noi una verità fin troppo scontata, eppure siamo sempre pronti a “desiderare ancora e ancora”. Questi racconti ci parlano di un’alternativa possibile, di insegnamenti sicuramente più gratificanti, di paesaggi e percorsi che nutrono il cuore. Non mancano due poesie (“La ballata dell’uomo contento” e “Il tempo”) e una “Biancaneve” riproposta in tautogrammi in “M” (diventando, così, “Mangiamela”).
La scrittura è accompagnata e magnificamente arricchita dai particolari disegni di Rosa Cianciulli, che conferma la sua bravura anche in quest’opera: il suo tratto originale, minuzioso, suscita ulteriori emozioni in chi sfoglia queste preziose pagine.
Da segnalare, infine, le introduzioni di Milena Esposito e Salvatore Buonocore, che offrono ulteriori chiavi di lettura di un libro da leggere a qualsiasi età.

giovedì 22 agosto 2019

Luciana Capo e "Sulla battigia" di Antonio Cervelli





Ecco la recensione che la Professoressa Luciana Capo ha scritto in occasione della presentazione della raccolta “Sulla battigia – Canto Lungo” di Antonio Cervelli, Edizioni “L’ArgoLibro”, presso Villa Sgrò ad Agropoli lo scorso sabato 17 agosto.
Grazie ancora di cuore a tutti gli intervenuti!
Qui trovate la pagina dedicata alla raccolta.


Il linguaggio che meglio rivela la natura della produzione di Antonio Cervelli, già professore di Latino e Greco presso il prestigioso Liceo “Umberto I” di Napoli,  e che più di ogni altro sconfessa la concezione tradizionale del linguaggio come semplice segno, è la Poesia.
Heidegger osserva  che, come l’Arte è apertura di un mondo, così il linguaggio poetico non è segno che rinvia a qualcosa che è  già dato, ma è il luogo in cui l’Essere si dà.
La parola poetica è un cominciamento assoluto, è l’aprirsi di un mondo, in cui qualcosa di nuovo viene all’Essere come “aureo albero delle Grazie”, come “nuda sofferenza dell’uomo! Colui che ha lottato con gli angeli”.
Scrive Heidegger: “Aperto significa qualcosa che non sbarra chiudendo; qualcosa che non limita perché è  privo di ogni limite. L’aperto è il grande insieme, il tutto di ciò che è senza limiti.” (“Sentieri interrotti”).
Il filosofo propone l’esercizio Ermeneutico  che si trattiene presso la parola, non per esplicitarla nei sensi e nei significati richiesti dall’epoca, ma per far venire alla luce il non- detto che nella parola risuona e che ne costituisce la forza.
Questa Ermeneutica non spiega la parola, l’ascolta. L’espressione Ermeneutico deriva dal verbo greco hermeneùein. Questo si collega col sostantivo hermeneùs, che si può connettere col nome del dio Ermês in un gioco del pensiero che  è più vincolante del rigore della scienza. Ermês è il messaggero degli dei: reca il messaggio del destino. Hermeneùein, pertanto, è quell’esporre che reca un annuncio in quanto è in grado di ascoltare un messaggio.
La colpa originaria della libertà nascente è a un tempo la colpa della violenza divina. Alla violenza dell’uomo, che si erge nella sfida, si accompagna quella dell’Essere che si esprime nell’abbandono dell’uomo.
Realizzandosi nella liberazione dell’Essere (Adamo) o nel suo dominio (Prometeo), l’uomo si rende colpevole perché capovolge quel rapporto metafisico originario che prevede l’Essere come dominante  e l’uomo come custode di questo dominio.
Di questo capovolgimento ha coscienza la tragedia greca che con Sofocle giunge a dire: “Molte sono le cose inquietanti (Deinà) ma nessuna più dell’uomo (Deinòteros) (Antigone).
Le poesie di Antonio Cervelli hanno un potere senza tempo e si segnano negli occhi come una inquadratura perenne dove bellezza e ordine parlano in una visione verticale del mondo.
Il suo pensiero è libero, non corrotto dall’emotività o esaltato dall’entusiasmo. Questa poesia colta gioca con il mondo, rompe la trama perché si sottrae al principio di Individuazione, la coscienza si fa assoluta e diventa volontà di vita.
In un tempo di carenza, come il nostro, in cui la vastità degli orizzonti raggiunti dalla scienza ha finito per devastare l’animo dell’uomo e la grande lezione della poesia di Antonio Cervelli non è quella  di sollecitare l’orgoglio del pensiero nella successione frenetica delle risposte, ma quella di custodire il pensiero nella sua essenzialità, raccolta in quel domandare che sa attendere non una risposta ma un ampliamento dell’orizzonte: un chiamare i mortali e i divini, la terra e il cielo.
Di questo dire sono capaci i poeti che ascoltano la parola, il dialogo e con esso si apre “l’aperto” e si parla del “Sacro”.
La poesia di Antonio è Via e Smarrimento…, luce indomita e graffiante sui rapporti interpersonali e sull’immagine di sé.
È un iter, quello dello scrittore, verso la conoscenza dell’anima dove echi, suoni, ricordi diventano la voce delle emozioni più intense e pure.
È l’amore per la moglie Lucia, canto immortale dedicato a lei, è il tempo avvolgente, stretto tra memoria e oblio.
Si avverte il culto di un’ascesa spirituale che è l’essenza della vita avvolta nella forza fascinatrice e tirannica del suo segreto, sempre indagato, dove anche il dolore è libero e dove , in ogni verso, si cela il battito dell’amore.
È il suo un Amore senza rive.
Lo scrittore colpisce perché, come tutti i grandi scrittori,  dice le sue preziose verità e riesce a bilanciare pulsioni narrative anche inconciliabili, in apologhi crudeli e meravigliosi.
Il tempo che si percepisce è il vero Tempo Perduto, il tempo delle grandi solitudini e delle domande infinite, delle parole che segnano una vita.
Prometeo si rese colpevole perché portò coscienza e sapere agli uomini abbandonati, che Zeus voleva mandare in rovina.
Antonio Cervelli ha trovato il senso della propria origine nella ribellione di Prometeo che, anche se incatenato alla roccia, non viene meno a se stesso, ma è capace di una voce d’accusa, la rivendicazione del sapere, che fa dell’uomo, un uomo e che gli offre tutte le possibilità connesse al suo futuro.
E le tante figure poste sotto la lente d’ingrandimento di un grande scrittore sono colpevoli di voler credere nella vita e consapevoli del libero arbitrio.
Il quadro di Masaccio, nella Cappella Brancacci a Santa Maria del Carmine a Firenze del 1426, esprime  l’angoscia di Adamo ed Eva che si apprestano a lasciare il Paradiso, e non è un’esperienza individualistica.  Nei volti  e nelle figure è catturata l’idea di sé e del tormento e diventa simbolo universale di fallibilità e fragilità.
“Sulla battigia” è un’opera letteraria coltissima, sontuosa, umana. Forse con essa abbiamo conosciuto l’Assoluto.
Il filosofo Bauman parla di un mondo invulnerabile perché esaltato da chiamate e messaggi dove le emozioni sono soffuse, forse da un’idea di seduzione e desiderio. Ma l’uomo non può liberarsi di se stesso e della sua vita piena di significato e  deve conservare la sua vibrante agorà spirituale.
Hegel ci dice che la nottola di Minerva, dea della sapienza, distende le ali al crepuscolo; la conoscenza giunge  alla fine del giorno, e Sofocle aveva fatto della chiarezza della visione il monopolio del cieco Tiresia, e Heidegger aveva parlato di una buona illuminazione che è autentica cecità; non si può vedere quello che è fin troppo visibile.
“Sulla battigia” è un’opera di scavo psicologico, dove ci mettiamo in posizione conoscitiva e dove possiamo trasformare le nostre lacrime in conoscenza.
Oltre non si può andare perché, come dice Claude Sulzer, ogni opera letteraria contiene un segreto che deve essere custodito ma anche violato e i due impulsi sono contraddittori , ma mirabilmente intrecciati.
È il segreto del Rituale che ha la sua forza immortale.
Nelle poesie di Antonio Cervelli c’è una sola verità, la stessa che si legge nei Misteri Eleusini: l’insondabile, incantevole, profondo mistero dell’Essere in un Canto Lungo.

Luciana Capo
Dr.ssa in Filosofia e saggista


"Edo" a "L'ARGOLIBRO": appuntamento a sabato




SABATO 24 AGOSTO
ORE 19:00

Rassegna “A Testa Alta”

COLLAGE
&
DECOLLAGE

Le nuove sperimentazioni
artistiche di
EDUARDO CUOCO

Inaugurazione Mostra Personale

Vi aspettiamo presso la
LIBRERIA INDIPENDENTE
«L’ARGOLIBRO»
Viale Lazio, 16
(Zona sud, adiacente Via Salvo D’Acquisto,
nei pressi del Centro per l’Impiego)
Agropoli (SA)
Infoline: 3395876415

Ingresso libero.

Essere artisti vuol dire: non calcolare e contare;
maturare come l’albero, che non incalza i suoi succhi e sta sereno nelle tempeste di primavera senz’apprensione che l’estate non possa venire. Ché l’estate viene.
(Rainer Maria Rilke)


venerdì 16 agosto 2019

Francesca Schiavo Rappo / Cristiana Nasta: La Compagnia della Tèpa



Autrice: Francesca Schiavo Rappo
Illustratrice: Cristiana Nasta
Titolo: La Compagnia della Tèpa – Dodici atti di vandalismo sociale
Introduzione di Milena Esposito
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 108

Copertina: a colori con alette
Formato: 16x24 
Codice ISBN: 978-88-94907-67-4
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autrice:
  schiavorappofrancesca@gmail.com  
Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

Un esordio di tutto rispetto, questo di Francesca Schiavo Rappo, che si cimenta con “l’arte breve” (e difficile) del racconto e offre dodici piccole perle che mostrano la luce di una scrittura complessa e affascinante.
Scrive di socialità, l’autrice, seguendo i protagonisti dei racconti in vicende che mescolano verosimile e inverosimile, possibile e improbabile, in una serie di rimandi e intrecci che “prendono” il lettore con dolcezza e fermezza. Scrive Milena Esposito nell’introduzione: «È capace di creare immagini, di rappresentarsi cose, luoghi e fatti corrispondenti o no a una realtà. Questo non è importante. Non importa se la storia è vera o inventata, se è possibile o impossibile.» Parole che delineano efficacemente il percorso narrativo di Francesca Schiavo Rappo, che “costruisce” rapporti con un’attenzione al particolare che potremmo definire delicata, soprattutto perché l’intento principale è quello di cogliere le mille sfumature che la situazione propone. Ci riesce in pieno.
I meravigliosi disegni in bianco e nero di Cristiana Nasta sono altrettante “linee” che tracciano nello spazio/pagina bianca l’intensità della storia, a ricordarci che la parola scritta e l’arte visiva vanno, spesso, a braccetto, se sanno completarsi a vicenda.

Clicca qui per leggere la recensione di Nicola Vacca su "Gli Amanti dei Libri"

Clicca qui per leggere la recensione di Nello Amato sul sito di "Set TV"

mercoledì 14 agosto 2019

Gennaro Guida a "FestAmbiente" 2019 con "Cento Parole"




FestAmbiente 2019
Dal 14 al 18 agosto
Percorsi, idee, musica, libri, film, incontri…
tutto all’insegna della sensibilizzazione verso l’ambiente.
Una grandissima festa nazionale che vi aspetta in Maremma.

Via della Riforma – Località E.N.A.O.L.I. / Rispescia
(Grosseto)


SABATO 17 AGOSTO – ORE 19:30
PRESENTAZIONE
CENTO PAROLE
di GENNARO GUIDA
Edizioni “L’ArgoLibro”

Illustrazioni e traduzioni di
ROSA CIANCIULLI



Presentazione a cura di
MICHELE BONOMO
Segreteria Nazionale Lega Ambiente


lunedì 12 agosto 2019

Al Giardino delle Cherubine si parla di Emily Dickinson



Un incontro particolare,
in un luogo particolare,
dedicato ad una grandissima artista:
Emily Dickinson

DOMENICA 18 AGOSTO – ORE 19:30
(all’ora del tramonto…)

PRESENTAZIONE
EMILY DICKINSON
Il sogno del diavolo
di Milena Esposito
Edizioni “L’ARGOLIBRO”

Illustrazioni di
Roberto Rinaldi
Introduzione di
Nicola Vacca
Cielo natale di
Tommaso Errico


Il Giardino delle Cherubine
Residenza privata
Agropoli (SA)

Un saggio ricchissimo e originale,
un nuovo punto di vista
su una donna artista che continua
a far parlare di sé.


Incontro a cura di
BIANCAROSA DI RUOCCO
e
ARADIA
(Antonietta Di Sessa)
Arpa celtica


Partecipazione a pagamento
e solo su prenotazione
entro venerdì 16 agosto.

Euro 25,00 + Euro 7,00
Tessera Associazione

Nella quota sono inclusi
il libro e un buffet finale.