Autore: Amedeo Giordano
Titolo: Voci soffocate
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2023
Introduzione di Milena
Esposito
Traduzioni in inglese di Giuseppina
Giudice
ISBN 979-12-80205-51-3
Numero pagine: 62
Formato: 12x19
Prezzo di copertina: euro
10,00
Spese di spedizione: euro
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La poesia italiana contemporanea
dona spesso piccoli gioielli da scoprire, scritture originali che è importante
notare, evidenziare. È il caso della raccolta d’esordio di Amedeo Giordano, classe
1997, che con «Voci soffocate» trasmette al lettore una particolare cura della
parola, un approccio sapiente e meditato al “segno” che può e deve riuscire a
trasmettere a chi vi accede un intero universo di emozioni, pensieri,
considerazioni.
Scrive l’autore: «Quest’opera
vuole essere un grido di liberazione nei confronti di una società sorda ai
richiami sofferti dalle persone sensibili.» Non c’è (né probabilmente c’è mai stata) una
società interessata a emanciparsi attraverso un approccio attento a sfumature,
a diversità, a originalità. La “massa” – oggi guidata perlopiù dal consumismo,
ieri da qualcos’altro – non chiede che di uniformarsi. C’è però anche (e
sempre) qualcosa che non accetta l’appiattimento: c’è la poesia, ad esempio,
forma d’arte oggi coltivata da tantissime persone. Al di là del discorso
qualitativo, ovviamente anch’esso importantissimo, va sottolineata la diffusa presenza
di questa forza propulsiva salvifica. Esiste un’umanità che utilizza un
linguaggio che rifiuta le banalità del giornalismo e dei social.
«Voci soffocate» invita a
prestare attenzione a questa umanità, per scoprire una ricchezza “immateriale”
che ha tantissimo da dire e da dare, molto più di qualsiasi oggetto all’ultima
moda.
L’umanità si renderà mai
davvero conto di quanto è debitrice verso gli artisti, forse in particolare
proprio dei poeti? Scrive Milena Esposito: «La parola di Amedeo Giordano è
protezione. Il poeta tutela la lingua attraverso un avvicendamento di parole
note che scoprono la loro parte inedita e guariscono dalla loro consuetudine,
in un messaggio interiore che rischiara il senso della parola stessa.»
Da sottolineare anche le preziose traduzioni in inglese di Giuseppina Giudice, che a otto poesie ha donato “ulteriore” voce che supera i confini della lingua.
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