Autrice: Sandra
Ludovici
Titolo: Viride notturno
Editore: L’ArgoLibro
Collana: La Piuma del
Poeta
Prefazione di Biancarosa
Di Ruocco
Anno di pubblicazione: 2024
Numero pagine: 64
Copertina: in
cartoncino, sovraccoperta a colori con alette
Formato: 16x24
Prezzo di copertina: euro
10,00
Spese di spedizione: euro
5,00 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com
Per contattare l’autrice: sludovici99@gmail.com
Scrivere della poesia di Sandra Ludovici è
scrivere di qualcosa in perenne movimento, di “materia viva e pulsante” inarrestabile
e incontenibile.
La luce sprigionata dalla
sua poesia non si esaurisce mai, nemmeno dopo decine di letture, perché infinite
sono le sfumature che scaturiscono dalla lettura di versi così originali: è
davvero il caso di dire “Provare per credere”, dando il giusto significato a un’espressione
che troppo spesso è diventata vuoto slogan pubblicitario.
Anche in “Viride notturno”
risalta una poesia musicalmente elevatissima, non “immediata”, necessitante di
una sorta di lento abbandono da parte di chi si accosta. Siamo agli antipodi
rispetto al linguaggio estremamente povero e ripetitivo dei cosiddetti social
(non a caso sempre più spesso sostituito da simboli che lo impoveriscono
ulteriormente). Qui una ricchezza molto particolare ci fa rendere conto di
quanto stiamo perdendo, della nostra meravigliosa lingua, in nome di un’ottusa,
coatta semplificazione ad oltranza.
Semplificare significa
impoverirsi, e si tratta di una drammatica involuzione di cui ancora non ci
rendiamo conto. Dobbiamo ringraziare artisti come Sandra Ludovici se ci sono
ancora voci ostinatamente controcorrente.
Scrive Biancarosa Di Ruocco nella sua introduzione: «I poeti sono gli unici capaci di mettere a nudo la verità. Pasolini definiva la poesia come “lo specchio della vita” e, per questo, capace di scavare nella parte più intima dell’essere umano. I poeti sono coraggiosi, autentici, non hanno paura di “svelarsi” e, svelando se stessi, manifestano la natura dell’uomo con le sue debolezze, i suoi dubbi e le sue incertezze. Sandra Ludovici in questa raccolta ha dato luce alle ombre. Quelle ombre che offuscano la possibilità di andare oltre.»
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