domenica 8 gennaio 2017

Vito Rizzo: Buongiorno, Città - Atto II


Autore: Vito Rizzo
Titolo: Buongiorno, Città - Att0 II – Diario semi-serio di un altro anno tormentato
Editore: L’ArgoLibro
Prefazione di Alfonso Andria
Collana: La Coda del Pavone - Saggistica
Anno di pubblicazione: 2016
Numero pagine: 122
Copertina: cartoncino brossurato, sovraccoperta a colori
Formato: 16x24
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com 
Per contattare l’autore: fax@vitorizzo.eu  

Vito Rizzo continua a curare sul portale del quotidiano “la Città” uno spazio-blog personale (lo trovate qui) attraverso il quale ci rende partecipi del suo punto di vista sugli eventi politici, sociali, economici dell’Italia dei nostri tempi.
Chi scrive è attento, attentissimo, e sa scrivere, cioè sa condensare l’essenza di ciò che vuole dire in poche parole, in poche frasi che “fermano” l’attenzione di chi legge. Una capacità, questa, ormai sempre più rara, in anni di “fiumi di parole” che lasciano il tempo che trovano.
Come ben sottolinea Alfonso Andria nella sua prefazione, Vito Rizzo “punzecchia i protagonisti” dei fatti narrati “con acume, con leggerezza, con senso dello humour, senza mai sconfinare nella banalità, men che meno indulgendo all’offesa personale o alla volgarità.”
“Buongiorno, Città” ha un precedente (qui trovate la scheda dedicata), e questa seconda uscita copre l’arco di tempo che va dall’ottobre 2015 all’ottobre 2016.
È sempre Alfonso Andria a sottolineare la grande importanza di rileggere episodi a noi molto recenti ma che inevitabilmente passano ben presto nel dimenticatoio, sostituiti da altri “fiumi” che hanno fretta solo di travolgerci con un’assenza di analisi sempre più sconfortante.
Siamo ancora in grado di riflettere su un avvenimento al di là del clamore della cronaca? Le pagine di Vito Rizzo ci rivolgono questa domanda una, dieci, cento volte, lo fanno con garbo e rispetto ma anche con forza, energia, perché è di fondamentale importanza interrogarsi con spirito critico e acume che sappia vedere al di là del clamore delle apparenze. E questo è uno dei tanti, tantissimi motivi per i quali i due “Buongiorno, Città” vanno letti, riletti e condivisi.

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