venerdì 30 settembre 2022

Giuseppe Romano - Contro e a favore

 


Autore: Giuseppe Romano
Titolo: Contro e a favore

Editore: L’ArgoLibro

Prefazione di Alfredo Marro

In copertina: fotografia di Saverio Caiazzo

Anno di pubblicazione: 2022

ISBN 979-12-80205-39-1
Numero pagine: 206

Formato: 14,5x21

Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 5,00 (raccomandata postale)

Per contattare l’autore: romano1930@libero.it       

Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

 

Dopo il romanzo “La scala di legno” di due anni fa (qui la pagina dedicata), Giuseppe Romano pubblica con “L’ArgoLibro” un’altra pregevole opera: appassionante, originale, potremmo definirla un ottimo e riuscito mix tra narrativa e inchiesta sociale. Con mano sicura, l’autore descrive l’evoluzione, nei costumi italiani, del rapporto di coppia, con particolare riferimento all’istituzione del matrimonio.

“Contro e a favore” descrive efficacemente gli scenari vissuti nell’Italia dello scorso secolo, per certi versi vicina al presente e, per altri, molto distante. I modelli della famiglia patriarcale e della famiglia nucleare fanno da sottofondo alle vicende vissute dai vari protagonisti: da regole non scritte, ma non per questo meno ferree, a coraggiose prese di posizione che vogliono rompere con le consuetudini, si fanno strada cambiamenti di costume che direttamente o indirettamente hanno influenzato e influenzano la vita di tutti noi.

Lo sguardo acuto e attentissimo di Giuseppe Romano ci mostra le varie facce della medaglia di epoche che hanno registrato cambiamenti radicali avvenuti in pochi decenni, dopo secoli e secoli di civiltà contadina in cui certi valori – condivisibili o no – si rivelavano sostanzialmente immutabili, generazione dopo generazione.

Con riferimento ad una certa nostalgia per certi valori oggi ancora tanto sbandierati ma nei fatti quasi sempre disattesi, nella sua introduzione Alfredo Marro scrive: «Sono pagine di notevole spessore letterario e sociale, nelle quali l’arguta penna di Romano riesce a far rivivere l’allegra atmosfera del cortile, dove si mescolavano “le voci bianche dell’umana innocenza con gli starnazzi dei polli”, per constatare, con amarezza, che oggi “i vecchi cortili sono privi di voci”.»

Un’immagine sicuramente illuminante, questa del cortile, ad indicarci una socialità ormai sostituita da un mondo virtuale sempre più invadente e condizionante. Cerchiamo di diventare consapevoli dei gravi danni che tale cambiamento sta apportando: siamo ancora in tempo, e anche un’opera come “Contro e a favore” può aiutarci non poco nel farci acquisire alcune consapevolezze indubbiamente necessarie.

 

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