venerdì 16 dicembre 2022

Lucio Rocco - Collie ed altri cani da guerra

 


Autore: Lucio Rocco

Titolo: Collie ed altri cani da guerra

Editore: L’ArgoLibro

Anno di pubblicazione: 2022

ISBN 979-12-80205-47-6

Numero pagine: 152

Formato: 16x24

Prezzo di copertina euro 15,00

Spese di spedizione euro 5,00 (raccomandata postale)

Per ordini e info: largolibro@gmail.com  

Per contattare l’autore: luciorocco@gmail.com

 

Lucio Rocco, esperto di grandissimo spessore delle razze canine e in particolare dei collie,  dà alle stampe la sua terza pubblicazione: dopo “Dal lupo al collie: storia di un pastore  e “Dai pascoli delle Highlands ai ring delle esposizioni: gli anni d'oro del Collie” (cliccate sui titoli per aprire la pagina corrispondente), il terzo libro affronta un particolarissimo tema ancora mai trattato in modo così esaustivo: l’impiego dei cani negli scenari di guerra.

Ricco di importanti dati, frutto di lunghe ricerche dell’autore, i capitoli appassionano il lettore e lo mettono al corrente del grandissimo aiuto che i cani hanno offerto su tutti i fronti. Moltissimi cani sono stati sacrificati e spesso il loro grande valore non è stato riconosciuto.

I nove capitoli sono: “Il cane da guerra nella storia”, “Principali utilizzi del cane in guerra”, “I cani ambulanza”, “Requisiti del cane da guerra”, “Prime prove del cane da guerra in Europa”, “I cani ambulanza in Italia”, “La Grande Guerra”, “Cenni sull’uso dei cani nelle guerre moderne” e “Conclusioni”.

Ci sono stati militari che hanno compreso quanto uno specifico addestramento dei cani potesse tornare molto utile sui campi da battaglia, in particolar modo per il ritrovamento e la gestione dei feriti più o meno gravi, incapaci di spostarsi autonomamente per rientrare nelle proprie retrovie. Non a caso l’opera è dedicata al Colonnello Ernesto Ciotola, che fu punto di riferimento in Italia (e non solo) per l’addestramento.

Non mancano pagine commoventi e nuovi spunti di riflessione, che, anche dall’inedito punto di vista da cui è trattata, ci fanno rendere conto che «la follia più terribile dell’uomo», come la definisce lo stesso Lucio Rocco, andrebbe sempre e comunque evitata.

 

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