mercoledì 24 luglio 2024

Salvatore Cocchiaro (Alba Di Spartaco) - Annuccia di Torchiara

 


Autore: Salvatore Cocchiaro (Alba Di Spartaco)

Titolo: Annuccia di Torchiara

Prefazione di Massimo Farro

Editore: L’ArgoLibro

Anno di pubblicazione: 2024

ISBN 979-12-80205-87-2

Numero pagine: 280, a colori e in bianco e nero

Formato: 15x21

Prezzo di copertina: euro 15,00

Spese di spedizione comprese nel prezzo (busta raccomandata tracciata)

Per ordini e info: largolibro@gmail.com       

Per contattare l’autore: salvatorecoc@gmail.com

 

Il totale ricavato della vendita della prima edizione va all’Associazione “La Panchina - Giornata per la Vita e per Vito” che ha sede ad Albanella (SA). Cliccate qui per aprire la pagina Facebook dedicata, il sito internet è www.associazionelapanchina.it

 

“Annuccia di Torchiara” è opera complessa, ricchissima di argomenti trattati, intensa come la vita di chi l’ha scritta; Salvatore Cocchiaro, che usa lo pseudonimo di Alba Di Spartaco (nel libro spiega il perché), ci parla di decenni trascorsi nella politica, nel mondo dei sindacati, nell’universo di Poste Italiane, e soprattutto di una storia d’amore che ha conosciuto le vette della sintonia profondissima e il baratro del distacco forzato dovuto alla morte.

La vita di tutti è attraversata da gioie profonde ma anche da dolori lancinanti, spesso improvvisi.

Che lezioni possiamo trarre dalle esperienze? Questo libro ci dona non poche risposte. Sono pagine che descrivono efficacemente una vita vissuta con intensità ed entusiasmo, ma con la parola scritta non mancano le occasioni di riflessione, che l’autore riporta man mano nello scorrere del raccontarsi e raccontare.

Si può essere d’accordo o no con le idee e le prese di posizione di Salvatore, ma una cosa è certa: le sue scelte sono sempre guidate da un profondo senso di onestà e di limpidezza. Prova rabbia quando le idee comuniste vengono abbandonate da un partito che di fatto decide di snaturare se stesso, e prova rabbia quando si accorge che nell’ambiente di lavoro non mancano dirigenti né lavoratori che non sanno o non vogliono guardare al di là del proprio naso. E rabbia, tanta, la prova quando è costretto impotente ad assistere alla morte della donna amata per una grave malattia. Ma chi ha lo sguardo allargato, e l’autore lo possiede, non si ferma al dolore che paralizza. Riesce ad andare oltre, a guardare anche altro. Può essere una capacità legata ad una fede genuina, ma non necessariamente.

Di certo “Annuccia di Torchiara” coinvolge dalla prima all’ultima pagina e, a fine lettura, permane la voglia di voler riflettere su ciò che si è letto.

Nessun commento:

Posta un commento