Autrice: Giuseppina De Marco
Titolo: La voce dei gabbiani
Editore: L’ArgoLibro
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2018
Numero pagine: 88
Numero pagine: 88
Introduzione
di Milena Esposito
In copertina e nelle pagine interne: fotografie di Cristina Di Marco
In copertina e nelle pagine interne: fotografie di Cristina Di Marco
Progetto grafico di Cristina Di Marco
Copertina: in cartoncino, con
alette
Formato: 12x21
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Codice ISBN 978-88-94907-29-2
ATTENZIONE: il totale ricavato delle vendite sarà
devoluto all’Associazione di volontariato “La Panchina - Giornata per la Vita e
per Vito” (qui trovate la pagina Facebook
dedicata).
Una scrittura solida, di grande valore,
quella di Giuseppina De Marco, appassionata insegnante di materie letterarie
nei licei. L’autrice conosce profondamente, e certamente non solo per motivazioni
professionali, il valore della parola, del suono, dell’accostamento.
“La voce dei gabbiani” si apre con le
parole dell’autrice: “Da bambina ero convinta che i gabbiani parlassero, che il
loro non fosse un semplice verso, ma una vera e propria comunicazione complessa
e articolata. Sono cresciuta, ma la mia opinione non è mutata.” Giuseppina De Marco
“espone” al lettore la forza e la veridicità di una comunicazione
apparentemente irreale e invece concreta, tangibile.
Mentre vive le sue vicende quotidiane, l’uomo
può e deve sentirsi parte integrante di un “tutto”, di un “insieme” che è punto
di riferimento. Scrive Milena Esposito nell’introduzione: “Il gabbiano, il
simbolo scelto come spirito guida di questa raccolta, raffigura il sunto di ciò
che siamo: sa adattarsi alle circostanze e sa prendere le distanze, volare
alto, planare, osservare da varie angolazioni, da tutte, anche dalle profondità
marine.
Questo sguardo dell’autrice particolarmente
allargato lo ritroviamo, netto e limpido, nelle trenta poesie che compongono la
raccolta ma anche nel racconto che apre l’opera, “Martino il pescatore”. Salta
subito agli occhi del lettore una particolare capacità di Giuseppina De Marco:
quella di parlare di eventi collettivi rifacendosi a singoli particolari, a
intime considerazioni che a prima vista sembrerebbero distanti e invece
illuminano tutta la complessità dell’essere umano.
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