Autore: Nicola Vacca
Titolo: Almeno un grammo di salvezza
Editore: L’ArgoLibro
Prefazione di Gianfrancesco Caputo
Titolo: Almeno un grammo di salvezza
Editore: L’ArgoLibro
Prefazione di Gianfrancesco Caputo
In copertina:
fotografia di Nunzio Ponte
Anno di pubblicazione: 2018
ISBN
978-88-94907-44-5
Numero pagine: 70
Copertina: a colori, con alette
Numero pagine: 70
Copertina: a colori, con alette
Formato: 12x20
Prezzo di copertina euro 14,00
Spedizione raccomandata tracciata compresa nel prezzo di copertina.
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Per contattare l’autore: nicvacca@hotmail.com
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Come ha sottolineato nella ricca,
esaustiva introduzione Gianfrancesco Caputo (che con “L’ArgoLibro” ha pubblicato il saggio “Comunità e società del
consumo”, qui la pagina dedicata), “non è facile introdurre una chiave di lettura del
senso e delle motivazioni del poeta sul tema di Dio, sulla Sua assenza o sulla
Sua presenza, poiché Nicola Vacca è un poeta che fa della laicità un elemento
imprescindibile della sua visione della realtà.”
Un laico di fronte alla fede, intesa
come “presenza/assenza” nella quotidianità di tutti noi: un tema che nel tempo
ha interessato tantissimi artisti, che si sono misurati
con “l’impalpabile” che siamo inevitabilmente chiamati a considerare.
Un approccio critico alla fede, non
pedissequo, è novità relativamente recente, nella storia dell’uomo, e va
salutato come enorme passo in avanti.
“Almeno un grammo di salvezza” è un
incontro/confronto vibrante, perennemente proteso verso un dialogo che non fa
sconti né si accontenta di risposte preconfezionate. Nella solitudine della
parola che concretizza le riflessioni, l’artista diventa tramite tra “l’esistere”
e il “non esistere”, consapevole della possibilità di trovare risposte
inevitabilmente mai definitive.
“Si scrive per capire se è vero / che un lieto fine ci
aspetta / al termine della strada.”
(da “Lieto fine”). Lungo la strada, grazie ad artisti come Nicola Vacca,
possiamo cogliere nuove consapevolezze, affinché le nostre risposte di fronte alla
Vita, di fronte alla Fede, possano essere il frutto di percorsi lucidi. Di
questo abbiamo senz’altro bisogno, oggi più di ieri.
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