Autrice: Sandra Ludovici
Titolo: Neve del Silenzio
Editore: L’ArgoLibro
Collana: La Piuma del Poeta
Editore: L’ArgoLibro
Collana: La Piuma del Poeta
Anno di pubblicazione: 2019
Numero pagine: 70
Copertina: in cartoncino, sovraccoperta a colori con alette
Numero pagine: 70
Copertina: in cartoncino, sovraccoperta a colori con alette
Formato: 16x24
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Prima ancora della prima poesia, che dà
il titolo all’intera raccolta, i versi che accompagnano la dedica (ai genitori,
sempre, figure centrali e imprescindibili) di apertura si aprono così: “Tocco il centro del dolore, / per ritrovare
i sogni del cuore.” Discesa e ascesa, nella poesia di Sandra Ludovici, si
incontrano continuamente e si riconoscono, come “vecchie amiche” che comprendono
le proprie profonde differenze ma sanno anche di essere due facce della stessa
medaglia.
Il dolore fa scendere, il sogno innalza.
O il contrario, da altro punto di vista. Comunque, percorsi necessari per
comprendere.
Non tragga in inganno la quantità
ragguardevole della produzione della Ludovici, in un mondo in cui troppo spesso
“quantità” fa rima con “scarsa qualità”, tanto che quasi automaticamente
colleghiamo i due aspetti. In questo caso l’eccezione c’è, ed è particolarmente
significativa.
Sandra Ludovici vive di poesia e nella
poesia, nel senso che la sua quotidianità viene sempre traslata in versi significativi,
densi, precisi… un filo diretto e fortissimo che non si spezza mai.
Prima ancora di “Neve del Silenzio”, la
collana “La Piuma del Poeta” della Casa editrice “L’ArgoLibro” ha accolto tante
sue pubblicazioni, cliccate qui per
conoscere il catalogo generale e poi sulle singole copertine per aprire la
pagina specifica.
Con “Neve del Silenzio” aggiungiamo un
nuovo frammento ad un’opera complessiva in continuo divenire, dinamica, aperta
a più livelli di lettura.
Dall’armonica fiamma al fantasma dal
sospiro fondo, dal silenzio che alita aromi brucianti all’orologio che cuculia
le ore che camminano ritrose, è tutto un susseguirsi appassionante di originalissime
immagini che riempiono gli occhi, la mente e il cuore del lettore, che alla
fine non può non porsi domande su quanta ricchezza perdiamo ogni giorno, distratti
dai rumori spersonalizzanti.
Noi siamo “tanto altro”, e la grande
poesia ce lo ricorda.
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