Autore: Marco Di Napoli
Titolo: La dimensione del
desiderio – Per una critica del principio di piacere in Marcuse
Editore: L’ArgoLibro
Editore: L’ArgoLibro
Prefazione di Angela Nese
Anno di pubblicazione: 2020
Numero pagine: 154
Copertina: a colori, con alette
Numero pagine: 154
Copertina: a colori, con alette
Formato: 13x20
Prezzo di copertina euro 14,00
Spese di spedizione euro 5,00 (raccomandata postale)
Spese di spedizione euro 5,00 (raccomandata postale)
Codice ISBN 978-88-94907-86-5
Per info e ordini: largolibro@gmail.com
Per contattare l’autore: aschenbach@hotmail.it
Gli affezionati della casa editrice “L’ArgoLibro”
conoscono già Marco Di Napoli, che, insieme a Costantino Vassallo, nel 2018 ha
pubblicato “Drive e le strutture distopiche”, originalissima analisi del film “Drive”
di Nicolas Winding Refn (qui
la pagina dedicata al saggio).
Oggi ritorna con un nuovo saggio d’impronta
letteraria e filosofica dedicato al principio del piacere nell’opera e nel
pensiero di Herbert Marcuse, il filosofo e sociologo tedesco, naturalizzato americano,
che è stato indubbiamente uno dei pensatori più influenti del Novecento.
Un tema ampio e articolato, questo, che
Marco Di Napoli ha affrontato con entusiasmo e grande competenza, in pagine non
riservate solo agli “addetti ai lavori” e agli appassionati di filosofia, ma a
tutti coloro che sono curiosi di conoscere un particolare punto di vista su un
argomento complesso sempre dibattuto.
Come ha sottolineato Angela Nese nella
sua acuta introduzione, “La dimensione del desiderio” può essere vista come
validissima opera che prosegue nel discorso avviato da Marcuse in “Eros e
civiltà” e altri scritti, alla luce di un progresso tecnologico e un consumismo
ormai talmente invasivi che non solo “fanno desiderare”, ma addirittura
riescono ad imporre “cosa desiderare”: un’autentica rivoluzione sociale e
psicologica che va studiata e scandagliata da tutti i punti di vista, per
diventarne davvero consapevoli.
Questo saggio di Marco Di Napoli è un
validissimo strumento a nostra disposizione per riuscire a guardare oltre la
visione di un Uomo sempre più frammentato e disorientato.
Clicca qui per leggere la recensione di Gianni Eros Russo su "Zona di disagio"
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