Tantissimi
auguri a tutti i papà, in cielo e in terra.
Se mi tornassi
questa sera accanto
lungo la via dove
scende l’ombra
azzurra già che
sembra primavera,
per dirti quanto è
buio il mondo e come
ai nostri sogni in
libertà s’accenda
di speranze di
poveri di cielo,
io troverei un
pianto da bambino
e gli occhi aperti
di sorriso, neri
neri come le
rondini del mare.
Mi basterebbe che
tu fossi vivo,
un uomo vivo col
tuo cuore è un sogno.
Ora alla terra è
un’ombra la memoria
della tua voce che
diceva ai figli:
«Com’è bella la
notte e com’è buona
ad amarci così con
l’aria in piena
fin dentro al
sonno». Tu vedevi il mondo
nel plenilunio
sporgere a quel cielo,
gli uomini incamminati
verso l’alba.
(Alfonso
Gatto)
Il gabbiano
volteggia, alacre scolta
sui lavori forzati
dell’oceano.
Contro la diga
ulula e spumeggia
l’onda dal vasto
fiato.
Si affievolisce,
padre, la tua voce
che innervava le
antiche primavere.
Sul prato di
smeraldo la tua croce
stende coltri di
lava.
Una sola fatica
ormai m’incalza,
un gioco eccelso,
l’ultima avventura:
tradurre i tuoi
messaggi quando suona
l’albero, l’acqua,
il vento sull’altura.
(Maria
Luisa Spaziani)
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