Autrice: Giusi Teresa Botti
Titolo: Il tempo a distanza - La
nuova leadership orizzontale dei servizi educativi
Editore: L’ArgoLibro
Filastrocche a cura di Teresa Bonora
Approfondimenti socio-sanitari a cura di Donato
Ferro
Progetto grafico: Cristina
Piccirillo
Anno di pubblicazione: 2022
Numero pagine: 156
Copertina: a colori con alette
Formato: 14x21
Prezzo di copertina euro 15,00
Spese di spedizione: Euro 4,63
(raccomandata postale)
Codice ISBN 979-12-80205-25-4
Per info e ordini: largolibro@gmail.com
Per contattare l’autrice: giusiteresabotti@libero.it
Il prolungato stato di emergenza dovuto
alla pandemia ha avuto ripercussioni profonde e importanti nel nostro Paese,
non solo a livello sanitario ed economico, ma anche – e forse soprattutto – sul
sistema sociale d’istruzione e di formazione.
In tempi brevissimi, siamo passati da
una scuola “esclusivamente in presenza” a una “esclusivamente a distanza”. Al
DPCM del 4 marzo 2020 del MIUR, che sanciva la misura restrittiva della
chiusura delle scuole e la sospensione delle attività scolastiche di ogni
ordine e grado invitando ad attivare forme di didattica a distanza (DaD), ne
sono seguiti altri che hanno fornito alle scuole indicazioni man mano più specifiche.
Nella nota ministeriale n° 388 del 17/03/2020, in particolare, vengono definite
le prime indicazioni operative per le attività di DaD, raccomandando “la
costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra
docenti e alunni” e rimarcando la necessità di dare vita a un nuovo ambiente
di apprendimento, profondamente flessibile e di volta in volta modulabile; la
didattica a km 0 ha riformulato l’idea della duttilità dell’educazione più
conforme alle mutate esigenze.
Alla luce dei cambiamenti che la
pandemia ha imposto e in gran parte continua a imporre, occorre porre l’accento
anche sui modelli pedagogici che possono agevolare un processo di
trasformazione già in atto prima della pandemia e che la situazione vissuta fa
emergere.
Il saggio di Giusi Teresa Botti si
rivela fin dalle prime pagine particolarmente utile, con indicazioni e spunti
di riflessione illuminanti.
Una nuova strada da intraprendere può
essere quella di favorire una sorta di contaminazione fra il sapere formale e
il bagaglio di conoscenze e pratiche educative diffuso sul territorio. In
questo contesto, è sicuramente fondamentale il ruolo delle tecnologie digitali,
dei media educativi, della formazione professionale, la qualità generale del
sistema educativo che sono esplorati in questo libro e che definiscono gli
scenari sulle possibili iniziative educative scaturite dall’alleanza fra scuola
e territorio.
Tali scenari, oltre a offrire delle
soluzioni per affrontare i rischi posti dalla situazione pandemica,
rappresentano un’opportunità per rinnovare il sistema educativo e renderlo più
calzante ai reali bisogni di una società profondamente mutata.
Nella seconda parte del libro, le
autrici diventano due e alla figura tecnica, della nostra pedagogista, si
affianca quella della maestra in pensione (sua nonna), che cura la stesura di
ben quaranta filastrocche e una fiaba che tratta con maestria il tema del
capriccio;
attraverso il trasferimento emotivo dei
saperi, il libro si conferma anche un’agile guida pratica per le attività
ludiche ed educative da svolgere in famiglia tra figli e genitori con
bellissime immagini da colorare che, aggiungendo un tocco retrò alla
pubblicazione, confermano la necessità di sapere da dove veniamo per capire
dove andare.
Da sottolineare anche l’ottimo lavoro di
Donato Ferro che si è occupato degli approfondimenti socio-sanitari.
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