Autore: Michele
Di Lieto
Titolo: Fatti e
fattacci anno per anno – Disastri ambientali e non solo 2023
Editore: L’ArgoLibro
Anno di
pubblicazione: 2024
Numero pagine: 204
Formato: 17x24
Prezzo di
copertina euro 12,00
Spese di
spedizione euro 5,00 (raccomandata postale)
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l’autore: micheledilieto2@tiscali.it
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largolibro@gmail.com
“Fatti e fattacci anno per anno”: è il libro
più recente di Michele Di Lieto, che chiude un ciclo di sei libri editi da “L’ArgoLibro”,
dedicati ad eventi dai quali l’Autore trae spunto per affrontare problemi attuali.
Un ciclo, dunque, e un libro, che si inseriscono
nella corrente della diaristica: corrente che ha avuto fortuna nella
letteratura di fine Ottocento, ma risale a tempi antichissimi (gli Annales
di Tacito) e giunge fino ai tempi nostri. Come è noto, uno dei “vizi” di questa
corrente è quello di registrare gli eventi sotto un angolo visuale, sempre lo
stesso, al quale l’autore appartiene, e dare dei fatti un racconto parziale non
sempre veritiero. Vizio, questo, dal quale resta immune Michele Di Lieto, che
cerca sempre di essere obiettivo, imparziale, equidistante dall’una e
dall’altra parte in causa.
In questa nuova opera, l’Autore dedica
molto spazio al femminicidio e dà del delitto una nozione ristretta, che non
consente alle statistiche di farvi rientrare tutto quello che si vuole, anche l’uccisione
della donna per fatti passionali, come la gelosia. Michele Di Lieto sostiene
che il femminicidio deve comprendere solo l’uccisione della donna perché donna nei
limiti della violenza di genere. Insomma, se l’omicidio non è preceduto da una
serie di fatti lesivi della dignità della donna (dalle ingiurie alle minacce, dalle
violenze ai maltrattamenti) e il delitto non costituisce il punto terminale della
crisi dei conviventi, siano o no marito e moglie, non c’è femminicidio.
Molto spazio è dedicato pure ai
disastri ambientali. Tra negazionisti e ambientalisti, Michele Di Lieto prende
posizione e si schiera con gli ambientalisti, ma senza fanatismi, pronto a
discutere, a sentire, come egli stesso dice, l’una e l’altra campana.
“Fatti e fattacci” non parla solo di
disastri ambientali o violenza di genere: propone o ripropone temi di estrema
attualità, come gli infortuni sul lavoro (“Di fronte a una strage come quella
di Firenze non bastano le belle parole”), gli incidenti stradali (otto al
giorno: solo i morti), le violenze di branco (Caivano, e non solo), le guerre
(quella ucraina e quella palestinese), la strage di Gaza (Israele), la doppia
giustizia (la Corte de l’Aia). Parla di Michela Murgia, di Joe Biden e Vladimir
Putin, di Giorgia Meloni e Papa Francesco.
Un libro, insomma, quello di Michele Di
Lieto, che offre molteplici spunti di riflessione. E si fa leggere anche perché
scritto in italiano (quasi) perfetto. Non è una novità questa per chi conosce l’Autore
che, nonostante l’età (ottant’anni e passa), conserva lucidità di pensiero e
forma esemplare: prerogative, purtroppo, ormai rare nel mondo della saggistica
di attualità e soprattutto del giornalismo, sempre più impegnato a “correr
dietro” al susseguirsi degli eventi. Ma è la riflessione, e solo la riflessione
personale e collettiva, a renderci cittadini più consapevoli e perciò migliori.
Alcuni libri precedenti (cliccate
sul titolo per aprire la pagina dedicata):
Guerra,
guerre, eccetera eccetera
Mario
Draghi. Dalla pandemia alla guerra ucraina
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