martedì 17 maggio 2022

Autori Vari - Una rondine al tetto

 


Autori Vari

Titolo: Una rondine al tetto
Editore: L’ArgoLibro

Anno di pubblicazione: 2022
Numero pagine: 124

Copertina: a colori con alette

Formato: 15x23

Codice ISBN: 979-12-80205-37-7

Prezzo di copertina euro 13,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)   

Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

 

Rinnovarsi, rigenerarsi, affrontare più o meno importanti novità nella vita: i cambiamenti sono sfide che aspettano tutti, e più volte, nel corso dell’esistenza.

“L’ArgoLibro” ha lanciato un nuovo, originale bando di concorso dedicato a questo complesso argomento. Ecco l’Antologia che raccoglie le poesie e i racconti delle autrici e degli autori vincitori. Pagina dopo pagina, il cambiamento viene “illuminato” dal punto di vista dell’artista. Un punto di vista sicuramente particolare, immerso nella quotidianità che tocca tutti.

Spesso, l’arte è fonte di insegnamento molto più delle scienze umane: una frase, un verso, possono renderci consapevoli più facilmente di approcci scientifici che non possono mai scendere “in profondità”.    

L’Antologia, come ogni lavoro di questo tipo, offre al lettore una molteplicità di stili, di argomenti trattati, sempre però sviluppati nel comune denominatore del rinnovamento. “Una rondine al tetto” è la primavera che può sempre tornare… e torna. 

Ecco l’elenco dei vincitori (in ordine alfabetico): Luigi Acerbo, Fabio Aloise, Gianfranco Barcella, Angelo Barreca, Serena Barsottelli, Solidea Basso, Alessandra Bertelli, Barbara Biagioli, Silvana Capillo, Daniela Capo, Franco Casadei, Samanta Casali, Letizia Chilelli, Sebastiano Civita, Stefania Cruciani, Mara David, Giuseppina De Marco, Valentina Deriu, Luigi Di Mieri, Matteo Di Pumpo, Marzia Estini, Gaspare Falcetta, Giorgia Fantinuoli, Fulvio Fapanni, Anna Maria Ferrari, Anna Fiorentino, Monica Fiorentino, Rosaria Formisano, Barbara Gaiardoni, Valeria Ghiglia, Angela Giordano, Delia Giordano, Pier Carlo Guglielmero, Giovanna Iacovone, Mauro Lo Sole, Sandra Ludovici, Patricia Luongo, Sandra Manca, Milena Maniezzo, Rossella Marchese, Giovanni Marino, Raffaella Marolda, Elisabetta Mattioli, Franco Mazzaro, Maria Mele, Carolina Melfa, Michela Minini, Giovanni Minio, Carmine Mondelli, Eleonora Nucciarelli, Danila Oppio, Gabriella Paci, Teresa Palladino, Marina Paolucci, Alina Pedruzzi, Annamaria Perrotta, Matteo Piergigli, Agnese Pisciavino, Gabriella Pison, Giuseppe Romano, Andrea Ronchetti, Valeria Ruffo, Anna Ruocco, Lucia Ruocco, Mariuccia Sciutto, Nicoletta Spinozzi, Laura Vargiu, Paolo Zanelli.

Le autrici e gli autori hanno affrontato l’argomento offrendo spunti artistici di particolare pregio. Sta a tutti i lettori coglierli e valorizzarli con le proprie riflessioni, magari condividendole con gli stessi artisti tramite gli indirizzi e-mail riportati!

 

mercoledì 11 maggio 2022

Concorso "KERAMOS": parte la DODICESIMA EDIZIONE!

 


Foto di Milena Esposito

L’Associazione Artistica e Letteraria "Gli Occhi di Argo", in collaborazione con la Casa editrice/Libreria indipendente “L’ArgoLibro”, con il Centro Artistico “KERAMOS” di Antonio Guida, con il Patrocinio del Comune di Agropoli (SA), organizza la DODICESIMA EDIZIONE del Premio Nazionale di Poesia Breve “KERAMOS”, articolato nelle seguenti sezioni:

- Sezione A : Poesia dedicata alla Dea Madre e/o al Mito.

- Sezione B : Poesia dedicata al fuoco e/o alla terra.

- Sezione C : Poesia dedicata al mare e/o alla luna.

- Sezione D : Poesia dedicata al Cilento.

- Sezione E : Poesia dedicata agli alberi e/o ai fiori.

 L'argilla è la materia per fare la ceramica. Keramos, in greco, vuol dire "argilla" o meglio indica l'oggetto di ceramica finito. Nella mitologia Keramos era il dio protettore dei ceramisti cioè di coloro che lavoravano l'argilla. Dio notturno e mediterraneo del fuoco e della Terra. A lui è dedicato questo Concorso.

 1. È possibile partecipare ad una o più sezioni con una sola poesia inedita per sezione (LUNGHEZZA MAX 8 VERSI, SONO CONSIGLIATI VERSI BREVIda inviare via e-mail all’indirizzo largolibro@gmail.com corredata di allegato contenente i dati anagrafici, indirizzo completo, numero telefonico e la dichiarazione che l'opera presentata al Premio di Poesia “KERAMOS” è inedita e frutto del proprio intelletto.

 2. Per ogni sezione alla quale si partecipa è richiesto un contributo di € 15,00 da versare sul conto Postepay o bonifico bancario, i dati di riferimento sono:


Postepay:

FRANCESCO SICILIA
numero carta: 4023 6009 5284 9497
Codice fiscale: SCLFNC69E19A091G


Codice IBAN:

L’Argolibro Editore di Francesco Sicilia

IBAN IT21 D070 6676 0200 0000 0410 702

3. Le poesie devono pervenire entro giovedì 21 LUGLIO 2022L’e-mail deve essere completata da tutti i dati dell'autore, incluso indirizzo e numero di telefono. L'oggetto della mail deve riportare il nome “Keramos” e la lettera della sezione o delle sezioni scelte. Attenzione: la redazione conferma sempre la corretta ricezione dell’e-mail; nel caso non pervenga la conferma entro 3 giorni, chiedere conferma al 3395876415.

Il versamento va effettuato contestualmente all’invio dell’e-mail e ne va data notizia nella stessa, allegando la ricevuta.

 

4. I nominativi della giuria, il cui giudizio è insindacabile ed inappellabile, saranno resi noti il giorno della cerimonia di premiazione che si terrà ad Agropoli (Sa) nell’autunno 2022, seguirà cerimonia di affissione delle Ceramiche Artistiche (leggi anche articolo 6).

5. In premio, per i dodici vincitori: la riproduzione delle poesie su pannello di ceramica maiolicata; la pubblica lettura durante la premiazione, presso il Castello medievale di Agropoli; un Attestato di Merito; la pubblicazione della poesia sulle copie de I 2MILA SEGNALIBRI (il pieghevole mensile de “Gli Occhi di Argo” e “L’ArgoLibro” stampato e distribuito ogni mese in duemila copie cartacee, qui tutte le informazioni: https://largolibro.blogspot.com/2019/10/i-2mila-segnalibri-uniniziativa-davvero.html).

6. Le Targhe di Ceramica Artistica saranno realizzate dallo Studio d’Arte Guida di Antonio Guida e non saranno consegnate agli autori ma, in una manifestazione (che si svolgerà nell’autunno 2022, in data che sarà prontamente comunicata non appena fissata), saranno affisse in modo permanente presso il Centro storico della Città di Agropoli.

7. In caso di manifestazione “dal vivo”, resa possibile dall’assenza di emergenze dovite alla pandemia, tutte le spese di partecipazione restano a carico dei partecipanti. Non è obbligatoria la presenza dei vincitori alla cerimonia finale di premiazione.

8. L'organizzazione si riserva la facoltà di pubblicare e divulgare, a propria discrezione, gli elaborati pervenuti senza che gli autori abbiano nulla a pretendere come diritto d'autore, che resta sempre e comunque dei singoli autori.

9. La partecipazione al Premio implica la conoscenza e la piena accettazione del presente regolamento, l'inosservanza costituisce motivo di esclusione.

10. In relazione agli articoli 13 e 23 del D.lg n. 196/2003, l'organizzazione del Premio assicura che i dati personali acquisiti vengono trattati con la riservatezza prevista dalla legge e saranno utilizzati esclusivamente per l'invio di informazioni culturali e per gli adempimenti inerenti il concorso. 

11. Per qualsiasi ulteriore informazione: largolibro@gmail.com - 3395876415

Pagine Facebook: L’argolibro – Argo Libro

 

venerdì 6 maggio 2022

Maggio: rose e... nuovo Segnalibro

 





(clicca sulle immagini per ingrandirle) 

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Siamo in piena primavera con il nuovo Segnalibro…

In questo numero trovate:

 - informazioni per partecipare a “I 2Mila Segnalibri” con poesie, racconti brevi e recensioni di proprie opere pubblicate (clicca qui);

- il disegno originale di Barbara De Marco;

- la rubrica “Sorridendo… Riflettendo”;

- un racconto di Gennaro Guida;

- la recensione del romanzo La messaggera notturna” di Elisabetta Mattioli;

- la recensione di Giuseppe Salzano per la rubrica “Leggendo…” (qui il sito personale dell’autore);

- la recensione del romanzo “Storia di Laura – La rinascita della magia” di Maria Sara Gorga;

- un estratto da “1984” di George Orwell;

- la poesia di Giorgio Caproni;

 - spazio dedicato alle nuove pubblicazioni de L’ArgoLibro «Solo quattro passi» di Franco Mazzaro, «Mario Draghi: dalla pandemia alla guerra ucraina» di Michele Di Lieto e l’Antologia del Concorso nazionale «Una rondine al tetto», con gli elaborati vincitori; clicca qui per visitare la sezione del blog dedicata alle nostre pubblicazioni – clicca sulle copertine per aprire la pagina corrispondente);

 …e ancora news, letture, proverbi, aforismi, curiosità...

“L’ARGOLIBRO”: noi facciamo largo alle proposte di qualità!

“Leggere per me era evasione e conforto, era la mia consolazione, il mio stimolante preferito: leggere per il puro gusto della lettura, per il meraviglioso silenzio che ti circonda quando ascolti le parole di un autore riverberate dentro la tua testa.”

(Paul Auster)

 

mercoledì 4 maggio 2022

"Saluto e augurio" di Pier Paolo Pasolini

 


Ecco una nuova proposta di Giulio Ripa.

 

L’ultima poesia di Pasolini tradotta dal friulano in italiano

(dalla raccolta di poesie “La nuova gioventù” pubblicata nel maggio 1975)

 

Nel centenario della nascita di Pasolini, continuiamo a proporre preziose occasioni di condivisione della sua opera, sempre “avanti” rispetto al tempo che ha vissuto.


È quasi sicuro che questa

è la mia ultima poesia in friulano:

e voglio parlare a un fascista,

prima che io, o lui, siamo troppo lontani.

 

È un fascista giovane,

avrà ventuno, ventidue anni:

è nato in un paese

ed è andato a scuola in città.

 

È alto, con gli occhiali, il vestito

grigio, i capelli corti:

quando comincia a parlarmi,

penso che non sappia niente di politica

 

 e che cerchi solo di difendere il latino

e il greco contro di me; non sapendo

quanto io ami il latino, il greco - e i capelli corti.

Lo guardo, è alto e grigio come un alpino.

 

"Vieni qua, vieni qua, Fedro.

Ascolta. Voglio farti un discorso

che sembra un testamento.

Ma ricordati, io non mi faccio illusioni

 

su di te: io so, io so bene,

che tu non hai, e non vuoi averlo,

un cuore libero, e non puoi essere sincero:

ma anche se sei un morto, io ti parlerò.

 

Difendi i paletti di gelso, di ontano,

in nome degli Dei, greci o cinesi.

Muori d’amore per le vigne.

Per i fichi negli orti. I ceppi, gli stecchi.

 

Per il capo tosato dei tuoi compagni.

Difendi i campi tra il paese

e la campagna, con le loro pannocchie

abbandonate. Difendi il prato

 

tra l’ultima casa del paese e la roggia.

I casali assomigliano a Chiese:

godi di questa idea, tienila nel cuore.

La confidenza col sole e con la pioggia,

 

lo sai, è sapienza sacra.

Difendi, conserva, prega! La Repubblica

è dentro, nel corpo della madre.

I padri hanno cercato e tornato a cercar

 

di qua e di là, nascendo, morendo,

cambiando: ma son tutte cose del passato.

Oggi: difendere, conservare, pregare. Taci!

Che la tua camicia non sia

 

nera, e neanche bruna. Taci! che sia

una camicia grigia. La camicia del sonno.

Odia quelli che vogliono svegliarsi,

e dimenticarsi delle Pasque...

 

Dunque, ragazzo dai calzetti di morto,

ti ho detto ciò che vogliono gli Dei

dei campi. Là dove sei nato.

Là dove da bambino hai imparato

 

i loro Comandamenti. Ma in Città?

Là Cristo non basta.

Occorre la Chiesa: ma che sia

moderna. E occorrono i poveri

 

Tu difendi, conserva, prega:

ma ama i poveri: ama la loro diversità.

Ama la loro voglia di vivere soli

nel loro mondo, tra prati e palazzi

 

dove non arrivi la parola

del nostro mondo; ama il confine

che hanno segnato tra noi e loro;

ama il loro dialetto inventato ogni mattina,

 

per non farsi capire; per non condividere

con nessuno la loro allegria.

Ama il sole di città e la miseria

dei ladri; ama la carne della mamma nel figlio

 

Dentro il nostro mondo, dì

di non essere borghese, ma un santo

o un soldato: un santo senza ignoranza,

o un soldato senza violenza.

 

Porta con mani di santo o soldato

l’intimità col Re, Destra divina

che è dentro di noi, nel sonno.

Credi nel borghese cieco di onestà,

 

anche se è un’illusione: perché

anche i padroni hanno

i loro padroni, e sono figli di padri

che stanno da qualche parte nel mondo.

 

È sufficiente che solo il sentimento

della vita sia per tutti uguale:

il resto non importa, giovane con in mano

il Libro senza la Parola.

 

Hic desinit cantus. Prenditi

tu, sulle spalle, questo fardello.

Io non posso: nessuno ne capirebbe

lo scandalo. Un vecchio ha rispetto

 

del giudizio del mondo: anche

se non gliene importa niente. E ha rispetto

di ciò che egli è nel mondo. Deve

difendere i suoi nervi, indeboliti,

 

e stare al gioco a cui non è mai stato.

Prenditi tu questo peso, ragazzo che mi odii:

portalo tu. Risplende nel cuore. E io camminerò

leggero, andando avanti, scegliendo per sempre

 

la vita, la gioventù.