mercoledì 25 novembre 2020

Antonella Tissot - Il mondo a testa in giù

 


Autrice: Antonella Tissot
Titolo: Il mondo a testa in giù – Convivere con un virus birichino
Editore: L’ArgoLibro

In copertina e nelle pagine interne: illustrazioni di Nadia Rimondi

Anno di pubblicazione: 2020

ISBN 979-12-80-205-02-5
Numero pagine: 48

Formato: 16x16

Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autrice: dfalappi@alice.it    

Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

PER LE LIBRERIE: potete ordinare copie del libro direttamente alla Casa editrice, scriveteci all’indirizzo largolibro@gmail.com o chiamateci al 3395876415 per qualsiasi informazione.


Parlare del coronavirus ai bambini non è semplice, tutt’altro. In un mondo di sistemi di comunicazione fin troppo sviluppati, in cui tutte le opinioni vengono “livellate” sullo stesso piano d’importanza, è importantissimo saper distinguere e scegliere.

In un periodo così difficile, che presenta criticità sotto molti punti di vista, l’arte può aiutarci moltissimo. Come? Ne è un esempio il racconto di Antonella Tissot, illuminante nell’illustrare ai bambini – con efficacia e semplicità – questo “tempo anomalo” che stiamo attraversando. Insieme agli splendidi disegni di Nadia Rimondi, “Il mondo a testa in giù” fa riflettere sulla necessità di un approccio costruttivo, propositivo, con il “diverso da sé”.

Il virus che stravolge la nostra quotidianità, le abitudini, ci fa comprendere che possiamo adattarci – per il bene di tutti – alle nuove esigenze, acquisendo una visione d’insieme che spesso ci manca.

«Il mondo a testa in giù» può essere letto come delicato e limpido inno alla socializzazione. Oltre alla sua indiscussa bravura artistica, l’autrice Antonella Tissot condivide in queste pagine la sua sensibilità umana sviluppata dal lavoro di psicologa. Scrive, tra l’altro, nell’introduzione: «(…) mi piace pensare anche alle tante domande che un evento così straordinario è riuscito a suscitare in ciascuno di noi: sul perché, sul futuro, sull’ambivalenza del limite.»

Il prezioso messaggio lanciato da questo racconto può essere colto da tutti, non è indirizzato solo ai bambini. Perché tutti possiamo e dobbiamo comprendere intimamente il “perché” di questo tempo, altrimenti resteremo fermi nello sterile e risibile lamento del “non è vero che la pandemia ci ha migliorati”: i problemi sono anche opportunità, che però si concretizzano solo se ci rimbocchiamo le maniche per coglierle.


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