giovedì 11 marzo 2021

Giulio Ripa - Contagiati

 

Autore: Giulio Ripa
Titolo: Contagiati
Editore: L’ArgoLibro

Introduzione di Gianfrancesco Caputo

In copertina: “La ragnatela” – Opera di Raffaella Vitiello

Anno di pubblicazione: 2021

ISBN 978-88-80205-17-9
Numero pagine: 104

Formato: 12x17

Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)

Per contattare l’autore: giulio.ripa@tin.it

Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

 

PER LE LIBRERIE: potete ordinare copie del libro direttamente alla Casa editrice, scriveteci all’indirizzo largolibro@gmail.com o chiamateci al 3395876415 per qualsiasi informazione.

 

Uno scritto complesso e pieno di sfumature, questo di Giulio Ripa, a metà strada fra narrativa, scrittura teatrale, poesia, saggio, giornalismo, aforismi: un “miscuglio di generi” dal quale scaturisce un’opera particolarmente originale e attualissima, nella sua ferma condanna di un mondo che sta scivolando – soprattutto grazie alla rapidissima evoluzione tecnologica degli ultimi decenni – in un pauroso livellamento mentale, intellettuale, ma anche emotivo, sentimentale.

Grazie ad un sistematico svuotamento di significato delle parole a cui siamo sempre più abituati, c’è davvero chi crede di “diventare amici” attraverso Facebook,

«Contagiati» parla di virus, e quindi del malessere che stiamo vivendo proprio in questo periodo, ma questa “anomalia” diventa soprattutto lo spunto per andare ben oltre e condividere la visione di meccanismi sociali altamente spersonalizzanti che ormai ci hanno imprigionati in una ragnatela che facciamo fatica anche solo a notare.

Scrive Gianfrancesco Caputo nella sua introduzione: «(…) ora la dimensione virtuale assorbe tutto nella stessa misura, e le contraddizioni fra realtà e immaginazione, vero e falso, vengono in qualche modo annullate nell’ambito di uno spazio di iper-realtà che tutto comprende, anche il rapporto fra soggetto e oggetto.»

In quarta di copertina leggiamo: «La comunicazione in rete è solo dannosa, se nessuno più ascolta l’altro. E per ascoltare l’altro ci vuole affetto. E l’affettività non nasce grazie all’intermediazione dei dispositivi digitali.»

Un “antiromanzo” da leggere e rileggere, e di certo ad ogni lettura se ne colgono nuovi aspetti.

Clicca qui per leggere la presentazione scritta dall'autore. 


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