Autrice: Rosanna
Marazia
Titolo: Cerchi Scambiati
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2013
Numero pagine: 100
Copertina: a colori cartoncino rigido brossurato
Formato: 14,5x21
Titolo: Cerchi Scambiati
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2013
Numero pagine: 100
Copertina: a colori cartoncino rigido brossurato
Formato: 14,5x21
In
copertina: fotografia di Rosanna Marazia
Prefazione
di Isa La Casa
Codice
ISBN 978-88-98558-06-3
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 3,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com
e.mail autrice: rmarazia@gmail.com
Prezzo di copertina euro 12,00
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Una grande
intimità si fa strada tra le pagine di “Cerchi Scambiati”: è l’intimità dell’artista
attenta, vigile e consapevole dei moti dell’anima che guidano i gesti di tutti
noi; è la partecipazione emotiva di chi va oltre le emozioni di distacco e
prova, al contrario, a comprendere, quindi ad avvicinare.
Rosanna
Marazia pubblica la sua prima raccolta di racconti e di poesie, e di questo non
possiamo che essere felici: per molti motivi, ma soprattutto perché una
scrittrice brava si apre “ufficialmente” al confronto con i lettori e con altri
artisti. È una scrittura decisamente originale, la sua, non da un punto di
vista grafico ma grazie a uno stile descrittivo al tempo stesso raccolto e di
ampio respiro. Sia in prosa che in versi, l’autrice sa infondere alla traccia
scritta un ritmo che si fa senso, un senso che da personale diventa comune.
Cinque racconti e quattordici poesie costituiscono un bagaglio particolarmente
ricco per salpare, ma è un bagaglio speciale: non si viaggia grazie ad esso, ma
attraversandolo. Queste pagine sono “il” viaggio, la possibilità di comprendere
oltre confini della quotidianità troppo spesso angusti, limitati.
Sin dalle
prime pagine ci si può lasciar andare all’invisibile (eppur chiarissimo) battito
di uno stile che ha davvero “qualcosa da dire”. Sono tanti i temi affrontati,
mai facili e mai affrontati con la leggerezza della banalità: i rapporti
interpersonali, il dramma dell’immigrazione (quale formidabile lezione di allontanamento
dalla banalità, ci trasmette il racconto che dà anche il titolo all’opera!), l’amore
nel suo delicato aspetto corporale, e poi tante pagine aperte allo stupore
infantile che l’artista non ha perso.
Gli adulti
si auto-definiscono superiori ai bambini perché sono convinti di dedicarsi agli
aspetti “davvero importanti” della vita: probabilmente, nulla di più falso.
Possiamo accorgercene leggendo queste pagine, nelle quali lo stupore va a
braccetto con la consapevolezza e la durezza della vita viene stemperata da uno
sguardo che non rinuncia ai colori e alle sensazioni che fanno crescere ognuno
di noi.
Come ha sottolineato
Isa Lacasa nella prefazione, è una scrittura “veritiera ma oltre la realtà”: l’evento
in sé non insegna, se non siamo in grado di decifrare il messaggio di cui è
latore.
Rosanna
Marazia ci trasmette la sua arte impastata di forza ed entusiamo, oltre
naturalmente di abilità che appartiene a chi è artista. Tra i chiaroscuri del
quotidiano, la Voce si fa strada e illumina.
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