Autore: Antonio Infante
Titolo: L’antica fiera di S. Pietro di Agropoli - Linee per una storia
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2015
Numero pagine: 116
Copertina: a colori, cartoncino brossurato
Titolo: L’antica fiera di S. Pietro di Agropoli - Linee per una storia
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2015
Numero pagine: 116
Copertina: a colori, cartoncino brossurato
Formato: 14,5x21
Con un’introduzione e un racconto di Milena Esposito
Codice ISBN 978-88-98558-29-2
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com
Tutto ciò che troverete, tra le pagine
che sfogliate, rende omaggio al Cilento e vuole essere un lascito ai più
giovani, a quelli che, nascendo dopo, non sanno, eppure vivono in quel che già
è ed era perché era.
Era perché era nelle volontà, nei
desideri, nelle ambizioni di progresso.
Giacché l’evoluzione passa per
l’organizzazione ed il miglioramento dei luoghi, degli spazi, delle strade, dei
porti, delle piazze e, quindi, dello scambio commerciale.
Il riunirsi, l’incontrarsi, il
discutere, il contrattare sviluppano un’evoluzione che, ovviamente, non è – e
non può essere – solo commerciale, ma diventa, per natura e nascita, scambio
culturale e relazionale.
Questo libro è un tassello di un grande
mosaico; è una tessera fondamentale nel collage della Storia, non lasciamoci
confondere dalla snellezza del suo argomento che potrebbe apparire secondario
rispetto alle tante tematiche dell’antropologia locale, ma che, invece, non lo
è affatto.
Non lo è proprio per la sua connotazione umana
e d’interscambio che ovviamente comporta una conseguente modificazione o
evoluzione dei rapporti, delle convenzioni, delle leggi, delle monete come
degli strumenti di misura e anche del tramontare delle fiere stesse, poiché
ogni cosa muta, si trasforma e cambia.
L’Autore conduce per mano il lettore e
lo rende partecipe di una realtà che, seppur svanita, non è morta, perché ha
gettato radici profonde e se siamo così oggi è perché ciò che è stato è nato
dalla metamorfosi stessa del quotidiano, ma anche dello straordinario, dell’atteso,
della festa, dell’evento, della fiera.
(dall’introduzione di Milena Esposito)
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