Autore: Vito Rizzo
Titolo: Buongiorno, Città – Diario semi-serio di un anno straordinario
Editore: L’ArgoLibro
Editore: L’ArgoLibro
Collana: La Coda del Pavone - Saggistica
Anno di pubblicazione: 2015
Numero pagine: 120
Copertina: cartoncino brossurato, sovraccoperta a colori
Numero pagine: 120
Copertina: cartoncino brossurato, sovraccoperta a colori
Formato: 16x24
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com
Per contattare l’autore: fax@vitorizzo.eu
“Buongiorno,
Città” raccoglie i post di un anno di vita del blog che il giornalista Vito
Rizzo sta curando sul portale del quotidiano “la Città” (qui
trovate il blog).
Centinaia
di “flash” che, con grandissima sagacia e “fulminante” ironia, tracciano con
pochi tratti eventi, fatti e misfatti di un anno (dal settembre 2015 al
settembre 2015) particolarmente intenso. Lo sguardo attentissimo di chi scrive
non tralascia alcun ambito: dalla politica locale a quella nazionale,
dall’economia alla società, dal calcio all’estero, ce n’è per tutti. Nella sua
precisa, puntuale introduzione, Angelo Di Marino (Vice-Direttore AGL, Gruppo
L’Espresso) definisce Vito Rizzo “Peter Pan della penna”, “un raro esempio di
passione (anche politica) che non tracima mai oltre gli argini del buon gusto e
del rispetto”. Definizioni sicuramente azzeccate, ce ne rendiamo conto
facilmente leggendo il libro: passione e buon gusto non mancano mai, così come
non manca lo schieramento di chi dice la sua con convinzione e motivazione,
senza lo sterile e fin troppo diffuso “tirarsi fuori” di chi decide a priori di
non schierarsi.
Leggete
questo “diario semi-serio”, come recita il sottotitolo, con leggerezza e
curiosità, e soprattutto con (molta) attenzione: la merita davvero tutta, facendo
riferimento anche alla frase che, per ogni opera, sceglie la casa editrice a
conclusione della stessa. In questo caso, è Carlo Cattaneo a ricordarci che “la
satira è l’esame di coscienza dell’intera società”. Esame – purtroppo – mai di
moda, e quindi ben vengano opere che ce lo ricordano.
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