Autore: Giuseppe Scarane
Titolo: Una frontiera di libertà
- Pier Paolo Pasolini
Editore: L’ArgoLibro
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2017
Numero pagine: 178
Copertina: cartoncino brossurato
Numero pagine: 178
Copertina: cartoncino brossurato
In copertina:
disegno di Nicola D’Agostino
Introduzioni
di Lucia Lombardo e Elvira Lo Bascio Milano
Formato: 12x21
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Codice ISBN 978-88-94907-02-5
Per contattare l’autore: giuseppe.scarane2@tin.it
Di Pasolini si continua a discutere e si
discuterà ancora per moltissimo tempo, è una figura del Novecento dalla quale
non si può prescindere. Sicuramente una voce “fuori dal coro”, dolentissima e
spesso disperata, ma una voce sicuramente illuminante, nel suo riuscire a “vedere”
prima degli altri dove ci avrebbe condotti la società dei consumi.
Il saggio di Giuseppe Scarane è un
excursus che ci conduce lungo tutto il percorso artistico e giornalistico di
Pasolini, soffermandosi soprattutto su singoli aspetti che per l’autore sono
chiarificatori dei messaggi che il grande artista bolognese ha voluto lanciare.
Pier Paolo Pasolini è stato “scomodo”
soprattutto perché è stato un provocatore che non ha esitato a mettere il dito
nella piaga dei movimenti politici, delle nuove mode, delle tendenze sociali,
dei nuovi fenomeni di massa che hanno formato e continuano a formare la società
occidentale dopo il tracollo della civiltà contadina.
Il Potere, nelle sue mille e mille
sfaccettature, è sempre pronto a sedurci, a ingannarci, a livellarci, e senza
consapevolezza personale non può esserci consapevolezza – e quindi salvezza –
collettiva.
Giuseppe Scarane, sensibile com’è anche
al linguaggio poetico, richiama spesso i versi di Pasolini, in questo saggio,
ponendo l’accento sulla loro capacità di “folgorare” chi sa leggerli. Non a
caso, la nota introduttiva della professoressa Lucia Lombardo si apre con le
celebri parole di Alberto Moravia nell’orazione al funerale dell’amico
fraterno: “Abbiamo perso prima di tutto un poeta. E poeti non ce ne sono tanti
nel mondo, ne nascono tre o quattro soltanto in un secolo.”
La voce di Pier Paolo Pasolini, oggi, è
ancora alta, forte e limpida, perché il mondo ha ancora bisogno delle sue
parole.
Leggi
qui la recensione di Nicola Vacca su www.satisfiction.me
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