Autore: Antimo Ceparano
Titolo: L’anarchica indecenza
Editore: L’ArgoLibro
Prefazione di Milena Esposito
Titolo: L’anarchica indecenza
Editore: L’ArgoLibro
Prefazione di Milena Esposito
Anno di pubblicazione: 2019
Codice ISBN:
978-88-94907-56-8
In copertina:
fotografia di Rino Scarpa (rino.26@hotmail.it)
Numero pagine: 138
Copertina: a colori, con alette
Numero pagine: 138
Copertina: a colori, con alette
Formato: 14,5x21
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autore: ceparano.antimo@libero.it
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autore: ceparano.antimo@libero.it
Dopo l’originalissimo “L’ASSASSINO DELLA
PAROLA ovvero DAL FRATE A GENNARO LASTANO” (qui
la pagina dedicata), Antimo Ceparano pubblica con “L’ArgoLibro” una
raccolta di poesie particolarmente ricca e interessante, nella quale tocca
diversi temi a lui cari. L’approccio è sempre diretto, efficacemente “duro”, perché
Antimo pone nella propria scrittura un’urgenza di comunicare che non può e non
vuole assecondare giri di parole o artifici linguistici.
Antimo è sinceramente proteso verso un “mostrare”
del quale ha profonda consapevolezza: sente, sa che tutti noi abbiamo bisogno
di guardare oltre gli infiniti rumori delle apparenze, per riuscire a
comprendere i meccanismi sociali che ci guidano, che ci sospingono in una
direzione anziché in un’altra. Di “società” questo libro è intriso, perché la
visione di chi scrive è una visione genuinamente comunitaria: possiamo e
dobbiamo costruire giorno dopo giorno una società il più possibile giusta,
equilibrata, legata a valori che esaltino il meglio di ogni singolo individuo. Certo,
la realizzazione “totale” di una tale società è inevitabilmente utopica, però
muoversi ogni giorno in questa direzione non lo è. ed è proprio la voce dell’artista
a ricordarcelo, ogni giorno, incurante dei rumori che ci distraggono.
L’anarchia artistica di Antimo Ceparano
ha tutto il sapore di una tesi sociale che si mette in gioco slegandosi da
qualsiasi forma di potere (compreso quello delle “sinistre” che nei fatti hanno
tradito le aspettative di intere classi sociali): se si perde di vista l’uomo
nella sua originalità e integrità, non c’è ragione politica o economica che
tenga.
Leggi qui la recensione di Nicola Vacca su "L'Ottavo"
Leggi qui la recensione di Nicola Vacca su "L'Ottavo"
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