sabato 27 maggio 2023

Rassegna «Gradisce un drink o preferisce un libro?»: grazie a tutti!

 


La presentazione del silent book «I Meravigliosi Giardini di Alice» di Maria Rosaria Verrone ha concluso la Rassegna «Gradisce un drink o preferisce un libro?» presso il «Lumos Cafè», foyer del Cineteatro «Eduardo De Filippo» ad Agropoli.

Da gennaio a maggio, cinque incontri con altrettante pubblicazioni della casa editrice «L’ArgoLibro», da oltre quindici anni presente sul territorio e da sempre promotrice di autrici e autori provenienti da tutt’Italia.

I libri presentati sono stati:

- La mia terza cuccia di Pasquale Carelli

- Giraffa in fiamme di Ariosto Gnarra

- Voci soffocate di Amedeo Giordano

- Collie ed altri cani da guerra di Lucio Rocco

- I Meravigliosi Giardini di Alice di Maria Rosaria Verrone

CLICCATE sui titoli per aprire la pagina corrispondente.

Una grande varietà e qualità delle proposte ha contrassegnato la rassegna, sempre premiata da un pubblico folto e attento.

Un ringraziamento particolare va a Pierluigi Iorio, ai gestori del «Lumos Cafè».

Alla Dottoressa Elvira Serra, Vice-presidente della Commissione Cultura del Comune di Agropoli.

A Giuseppe Salzano per le recensioni.

A Biancarosa Di Ruocco, Maria Cristina Orrico, Angela Paparella, Giovanna Chirico, Amedeo Giordano per le letture e le performance teatrali.

A Paola Tozzi e Gianfranco Marra per gli interventi musicali.

A Rita Polidoro e alle ragazze de «L’Ateneo» per le danze e le coreografie.

Gli incontri sono stati curati da Milena Esposito.

 

Qui potete leggere i commenti di Amedeo Giordano dedicati ad alcune immagini di «Alice nel Paese delle Meraviglie»: interpretazioni che vanno a braccetto con quelle “visive” offerte da Maria Rosaria Verrone.

Di seguito, alcune foto della serata dedicata a «I Meravigliosi Giardini di Alice».

La Casa editrice/Libreria indipendente «L’ArgoLibro» vi da appuntamento alle prossime iniziative. Tenetevi aggiornati attraverso questo blog e attraverso le pagine Facebook «L’argolibro» e «Argo Libro». Per chi lo desidera, potete chiedere di essere inseriti nella nostra newsletter scrivendo a largolibro@gmail.com

 

La tana del bianconiglio.
Che cosa fai bambina? Ti capisco, è la realtà che purtroppo non muta. Persino le parole dei libri non riescono a sprigionare la tua fantasia e fare di te il centro del mondo.
Un momento, lascia quel libro, perché forse il mondo che tu cerchi è una strada percorribile con le tue sole forze… Eccolo, quel coniglio è la bussola e la cognizione di un tempo che al di là di quel varco chiameresti “forse” ma se rimani sul tuo prato avrà per nome “nulla”.
Ma te lo immagini? Avresti per amico chiunque e qualunque cosa. Persino i fiori ti saluterebbero e gli alberi ti abbraccerebbero, una goccia di una tua lacrima diventerebbe un lago dove trascorrere una meravigliosa gita in barca, saresti più grande dei palazzi che dividono il sole e più piccola dei gigli su cui potrai poggiare le gambe. Ma stiamo parlando troppo. Il coniglio dov’è? L’hai perso? Oh è sempre così. Non cambierà mai. Ma tu continua, continua a cercare, bambina, principessa di questo meraviglioso mondo.

Buon non-compleanno.
Certo che questo ometto col cappello se ne inventa una ogni secondo. Eppure, bambina, devi ammettere che anche con quella sua stramberia questo… Omuncolo ha un non so che di verità. Giustamente penserai: ma che senso ha festeggiare un giorno qualsiasi che non ti appartiene? Un giorno in cui magari non hai visto nemmeno la luce? Forse perché quando arriva quel giorno siamo noi, sei tu al centro di tutto il mondo, perché forse tu sei il mondo.
E allora se lo sei il tuo non è un giorno soltanto.
Tutto ruota intorno alle tue emozioni, e tu continua, continua a cercare, bambina, principessa di questo folle mondo. Folle come colui che ti aspetta sul prato per un tè.

Il labirinto e la scacchiera.
Non sto a spiegarti, bambina, che il luogo che ora percorri non è solo parte del tuo mondo. Se ti parlassi di Arianna e del suo filo o di Dante e il suo viaggio fino al centro della terra dormiresti peggio di prima. Invece io ti parlo solo di quello che tu puoi vedere in questo momento, un’infinita ricerca tra muri di prati e margherite. È difficile capire il significato di un labirinto sai? E come vedi la tua innocenza l’ha reso persino più gradevole di quanto la storia non abbia mai fatto con gli uomini. È il tuo io che devi cercare e forse anche il tuo futuro, ma le strade sono tante e perdersi come vedi è piuttosto facile. Non è un gioco… O forse sì? Vedi? Persino una scacchiera adesso ti circonda i piedi, forse perché la vita comporta delle vittorie ma anche delle sconfitte per giungere al nuovo. Come vedi il piccolo scompare per lasciare il posto al grande, e tu in questo mistero e in questo gioco continua, continua a cercare, bambina, principessa di questo infinito mondo, infinito come i tuoi sogni che ad esso danno vita.




















 

Nessun commento:

Posta un commento