Ecco la recensione che la professoressa Annamaria Perrotta ha dedicato all’opera
“Metaphora” di Nunzia Castaldo, presentata ad Agropoli alla Libreria L’ArgoLibro
nell’ambito della rassegna “Liber da Mare
Libri d’Amare”.
Qui trovate le foto della presentazione.
Qui potete visionare il video della presentazione.
Nunzia
Castaldo invita il lettore lungo un itinerario ricco di colori, splendide
immagini e parole. Cosa provo, camminando in questa ricchezza di percezioni?
Sicuramente il piacere di addentrarmi tra i colori del Cilento, da Tresino a
Licosa, come la stessa autrice evidenzia nel testo. Si percepisce subito quanto
Nunzia ami questi luoghi, in particolare Castellabate.
Ma le immagini, realizzate da Loris Periani,
marito dell’autrice, che coglie anfratti particolari, tra
ombre e perle di luce di una natura coinvolgente,
diventano fonte di ispirazione e si traducono nella poetica essenziale e diretta di questa scrittrice e poetessa bolognese. Pertanto la poesia diventa metafora delle immagini. I versi sono brevi,l'autrice mette in risalto le parole, che assumono valore evocativo e troneggiano sul bianco del foglio, in un abbraccio emotivo con le suggestioni paesaggistiche delle foto, realizzando, così, una sintesi estetica di forte coinvolgimento.
diventano fonte di ispirazione e si traducono nella poetica essenziale e diretta di questa scrittrice e poetessa bolognese. Pertanto la poesia diventa metafora delle immagini. I versi sono brevi,l'autrice mette in risalto le parole, che assumono valore evocativo e troneggiano sul bianco del foglio, in un abbraccio emotivo con le suggestioni paesaggistiche delle foto, realizzando, così, una sintesi estetica di forte coinvolgimento.
I versi
liberi parlano di coppia, di famiglia, di amore, di incontro di opposti che si
cercano, che si fondono, ma non perdono la propria identità. L'autrice scrive:
"Non
voglio tu mi dica cosa devo pensare, non vuoi tu io dica cosa devi fare; pur
nonostante proseguiamo a stare".
Le parole
profumano di vento e mare, di campi ed oliveti e viaggiano talvolta su mari
tempestosi. Ma la voglia di trovare un approdo, dove fermarsi ad ascoltare,
sembra prevalere sui contrasti. Il dolore si affaccia spesso nel corso
dell’esistenza e i rapporti che sembravano indissolubili, talvolta si
frantumano come le onde sugli scogli, ma la forza vitale favorisce la voglia di
ricominciare. Le ferite della vita devono rimarginarsi per consentire una
rinascita interiore.
"Adesso inseguo la rinascita interiore.
Contro la piena delle emozioni
Riprendo la consuetudine quotidiana".
Come
possiamo rimanere uniti su posizioni diverse? L’autrice dice: “Occorre un atto d’amore: apertura,
accettazione, apprezzamento".
Mi viene
in mente una frase dello scrittore e poeta francese Paul Valery : “Arricchiamoci delle nostre reciproche
differenze”. Proprio
l’apertura, l’accettazione e l’apprezzamento, parole sulle quali si dovrebbe
fare una recensione a parte, sono autentici atti d’amore che pongono
l’individuo in cammino verso l’altro. La rivoluzione, quindi, deve avvenire
dentro di noi, senza mezze misure.
Cos’è
allora l'armonia? È condividere e
accogliere, mantenendo la propria identità,
vedere l’altro con occhi nuovi, evitando di rimanere ingabbiati nelle
proprie visioni, nel proprio Io ingombrante. La disarmonia è invece l’opportunismo, il tiepidismo, la perdita di
punti di riferimento.
E
proprio il timore di diventare viaggiatori
senza bussola diventa desiderio di trovare la propria dimensione spirituale
e quindi il cammino si trasforma in arricchimento interiore e ricerca del
divino. "Disorientati dagli
accadimenti, ci dirigiamo nell'universo dell'esclusivo amore di noi. Signore
guidaci a Te".
Il mio
contributo finisce qui, ma i versi di Nunzia Castaldo continueranno a farsi
strada dentro di me e verso coloro che li accoglieranno, producendo frutti
sempre nuovi. Non so se queste riflessioni, nate dalla lettura della silloge Metaphora siano ciò che la Castaldo voleva
evidenziare, ma la poesia è così, viaggia dentro di noi,liberamente.
La
comunicazione delle anime è emozione che arriva al cuore, sempre. La vera poesia
e non l'esercizio letterario, scopre nei cuori, sentimenti che vivono
indipendentemente dalla nostra volontà,
permette di conoscere meglio noi stessi e agisce, scavando e portando in
superficie suggestioni a noi sconosciute.
Annamaria Perrotta
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