Autore: Giuseppe Gavazzi
Titolo: Il grottesco del nuovo millennio – Racconti e testi teatrali
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2016
Numero pagine: 134
Copertina: a colori, cartoncino brossurato
Titolo: Il grottesco del nuovo millennio – Racconti e testi teatrali
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2016
Numero pagine: 134
Copertina: a colori, cartoncino brossurato
Formato: 14,5x21
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autore: gavazzi.giuseppe@gmail.com
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autore: gavazzi.giuseppe@gmail.com
Opera prima di un grande artista che
scrive da sempre ma non ha mai pubblicato, “Il grottesco del nuovo millennio”
ci regala le tante sfaccettature di una scrittura ricca, attenta a cogliere i
molteplici aspetti di una quotidianità sempre più complessa e difficile da
decifrare.
Giuseppe Gavazzi è soprattutto (ma non
solo) attore e scrittore teatrale, e da questo punto di vista privilegiato riesce
a cogliere più facilmente le mille e mille sfumature del quotidiano che viviamo
tutti noi. Lo sguardo dell’artista sa dove guardare: oltre il clamore delle
apparenze. Solo “lì” è possibile scorgere la chiave di lettura di eventi –
piccoli o grandi che siano – che altrimenti subiamo senza una nostra reazione
che sfoci in nuove, necessarie consapevolezze.
“Ultime notizie”, “Le delusioni di un
killer”, “Finalmente liberi”, “La scalata”, “L’immagine vincente”… i racconti e
i testi teatrali si susseguono uno dopo l’altro in una lettura godibilissima, piacevole,
e mentre leggiamo cogliamo – grazie all’arguzia di chi scrive – le chiavi di
lettura necessarie per comprendere l’essenziale.
Leggere “Il grottesco del nuovo
millennio” vuol dire accedere ad un tesoro di immenso valore: un tesoro
artistico, innanzitutto, ma anche sociale, etico, nel più ampio significato che
possiamo dare a questi termini. Opere come questa sono sempre più necessarie,
in decenni particolarmente complessi, e anche per questo Giuseppe Gavazzi va
ringraziato.
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