martedì 26 novembre 2024

Biagio Erminigildo Gatto - Redento Una vita per una vita

 


Autore: Biagio Erminigildo Gatto

Titolo: Redento – Una vita per una vita

Editore: L’ArgoLibro

Anno di pubblicazione: 2024

Numero pagine: 180

Copertina: a colori con alette

Formato: 14x21

Prezzo di copertina: euro 14,00

Spese di spedizione: euro 5,00 (raccomandata postale tracciata)

Per contattare l’autore: Colas56@libero.it   

Per contattare la casa editrice: largolibro@gmail.com

 

Dopo la spassosissima (e non solo) raccolta di poesie «Cilentaneidi» (cliccare qui per aprire la pagina dedicata), Biagio Erminigildo Gatto si misura con la prosa e presenta un romanzo realistico in cui si mescolano vari ingredienti: il dolore, la fede, la speranza, la delu-sione, il riscatto, il perdono… Temi molto delicati e difficili da affrontare, ma l’autore ha stoffa e sguardo ben concentrato su cosa vuole comunicarci.

La storia di Francesca e Paolo attraversa varie fasi, dalla gioia più grande al dolore più acuto. La vita non risparmia loro prove che farebbero disperare e naufragare chissà quante persone. Loro vacillano, cadono rovinosamente, ma sanno guardare oltre e imparare le lezioni, oltrepassando anche pesanti rimorsi.

C’è decisamente molto da imparare, dalla lettura di “Redento - Una vita per una vita”. L’autore ci offre un romanzo denso, ricco di particolari che vogliono cogliere più sfumature possibili della complessità emotiva e sentimentale che guida i vari protagonisti. Ci sono tanti aspetti della quotidianità che non possono essere compresi da una visione limitatamente egoistica della vita: occorre sforzarsi di notare tutti i vari aspetti, anche quelli apparentemente più lontani e sfuggenti. Solo così i “perché?” trovano una risposta soddisfacente, seppur nessuna risposta può cancellare certi dolori o le amarezze di rovinose sconfitte.

Scrive, tra l’altro, Anna Maria Speranza: «Il vissuto dei protagonisti della storia è filtrato dalla sensibilità dell’autore, ogni pagina è un invito a cercare il bene anche laddove si incunea il male; le prove più dure possono essere tradotte in occasioni per migliorarsi, perché il dolore diventa esperienza costruttiva (…).»

Abbiamo tutti bisogno proprio di questa “costruzione”, e «Redento» è un’ottima occasione per ricordarlo.

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