Questa è la recensione che la poetessa e
scrittrice Nunzia Castaldo ha scritto in occasione della presentazione della
raccolta di racconti “Semi di senape” di Angela Ambrosini. Cliccate qui per vedere le foto della presentazione, che si è tenuta
domenica 10 agosto presso la Libreria L’ArgoLibro ad Agropoli.
Con la Rassegna “Liber da Mare Libri d’Amare”, “L’ArgoLibro” e “Gli Occhi di Argo”
continuano a portare avanti un discorso legato alla qualità delle proposte, e
non a una “quantità” usa e getta che lascia il tempo che trova.
Angela
Ambrosini, nel libro "Semi di senape" edito nel 2007 da L'Autore
Libri Firenze, ha sviluppato una raccolta di sedici racconti.
Sono
racconti dal vero, storie brevi nelle quali le angosce, gli incubi, le visioni
mostruose, le malattie dei personaggi sono fondamento coinvolgente.
Sono semi,
e come il titolo del libro richiama, rifacendoci alla parabola del granello di
senape, parabola di Gesù raccontata nei tre vangeli sinottici, nella quale il
Regno dei Cieli è messo a confronto con un grano di senape, il più piccolo tra
i semi, che tuttavia si trasforma in una pianta abbastanza grande da poter dare
riparo agli uccelli, sono momenti speziati penetranti e intensi dai quali si
dipanano le storie cariche di attenzione critica che mostra le contraddizioni della
vita e promuove il cambiamento.
Sono
racconti ricchi d'immagini ad effetto che si offrono al lettore e che lo
conducono nei territori mentali ai quali l’autrice s’ispira ed alterna, in
queste scene, buio e luce del vivere.
Scrivere
racconti significa narrare ogni lato della vita, badando più alla poesia che
alla tecnica.
La
scrittrice con una prosa asciutta e scorrevole, a tratti venata di lampi
lirici, descrive e scandaglia gli universi interiori e la psiche dei vari
personaggi che, per cause o motivazioni diverse, stravolgono la loro visione
della realtà, fino a riplasmarla o a esserne sopraffatti.
Fin da
subito il lettore entra in un’atmosfera sempre densa di attesa. Struttura e
genere variano da testo a testo, tra i sedici racconti spaziando dal thriller
psicologico, al giallo, all'epistola d’amore, all’esposizione autobiografica di
un quadro celebre, solo per citarne alcuni.
In mezzo a
situazioni strane e a personaggi che non si fanno dimenticare, la presenza di
un fattore imprevedibile, conduce il lettore nella trama di situazioni e
comportamenti a volte inquietanti.
L’autrice
ha fatto compiere determinate azioni ai propri personaggi sempre in una dimensione
fantasiosa e carica di simbolismo, riportata con estrema efficacia, svelando
segreti abilmente celati, al momento giusto.
Nei
racconti Semi di senape, brevi narrazioni che non superano le quattro pagine,
emerge la capacità dell'autrice di rendere artistica la realtà per mezzo di
suoni lirici che rivelano la sua profonda conoscenza e capacità d'uso del suono
della parola.
Una raccolta
intensa di contenuti ritmati da uno stile di grande efficacia che utilizza
simboli e metafore per descrivere la difficile esistenza dei suoi personaggi:
ricordi di affetti familiari e personali sono trasfigurati da un linguaggio
estetico e ricco di termini originali che si apre a suggestioni e a sensazioni
che ci riconducono alla natura, all’arte, alla fede.
"Seppur
breve, un racconto deve svilupparsi in profondità e trasmetterci una pienezza
di significato" (Writing short
stories) dice Mary Flannery O’Connor
e Angela, nei racconti, con “flashback” brevissimi, riesce a disegnare i
propri personaggi giocando su particolari quasi insignificanti ma che danno al
racconto una forte personalità.
Nunzia Castaldo
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