Autrice: Elena Piccinini
Titolo: I ricordi? Serpenti incantatori di cuori
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2016
Titolo: I ricordi? Serpenti incantatori di cuori
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2016
Numero pagine: 54
Copertina: cartoncino brossurato
Copertina: cartoncino brossurato
Formato: 14,5x21
Codice ISBN 978-88-98558-72-8
Prezzo di copertina euro 7,50
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autrice: ipaziaelena67@gmail.com
Prezzo di copertina euro 7,50
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autrice: ipaziaelena67@gmail.com
Dopo i bellissimi racconti di “Storie di cani e di uomini” (cliccate qui per visitare la pagina
dedicata), Elena Piccinini pubblica una raccolta
di versi e di epigrammi, dimostrando una bravura artistica non legata solo ad
un “tipo” di linguaggio.
Nelle mani di quest’artista la parola
diventa strumento di rara efficacia; qualsiasi sia il tema trattato, drammatico
o “leggero”, al lettore passa immediatamente la passione con la quale chi
scrive porge la parola.
In questa nuova raccolta i versi si
fanno concisi, densi, in grado di comunicare il “tanto” con il “poco” dell’alta
poesia: quella che conosce il valore del singolo termine. Non manca l’uso di
termini desueti o addirittura inventati, e ci si rende subito conto della loro
necessità, nel contesto in cui sono stati utilizzati. Per il suono che
richiamano, ad esempio.
In copertina campeggia il particolare ritratto
della prozia dell’autrice, la Maestra Ida Piccinini: senz’altro un forte legame
di conoscenze, di sapere, attraversa le generazioni di questa famiglia, e oggi
è Elena ad essere chiamata a “parlare” attraverso l’arte della parola scritta.
Lo fa consapevolmente e responsabilmente
anche con i “giochi ironici” degli epigrammi, nei quali la leggerezza sposa la
voglia di voler sottolineare aspetti del viver comune che fanno risaltare le
nostre fragilità e le immancabili miserie.
Una nuova grande opera tutta da scoprire, “I ricordi? Serpenti incantatori di cuori”, a ulteriore
dimostrazione dell’ottimo stato di salute della letteratura italiana
contemporanea.
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