mercoledì 12 aprile 2017

Giuseppe Scarane: Una frontiera di libertà - Pier Paolo Pasolini



Autore: Giuseppe Scarane
Titolo: Una frontiera di libertà - Pier Paolo Pasolini
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2017
Numero pagine: 178
Copertina: cartoncino brossurato
In copertina: disegno di Nicola D’Agostino
Introduzioni di Lucia Lombardo e Elvira Lo Bascio Milano
Formato: 12x21
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Codice ISBN 978-88-94907-02-5
Per info e ordini: largolibro@gmail.com  
Per contattare l’autore:  giuseppe.scarane2@tin.it

Di Pasolini si continua a discutere e si discuterà ancora per moltissimo tempo, è una figura del Novecento dalla quale non si può prescindere. Sicuramente una voce “fuori dal coro”, dolentissima e spesso disperata, ma una voce sicuramente illuminante, nel suo riuscire a “vedere” prima degli altri dove ci avrebbe condotti la società dei consumi.
Il saggio di Giuseppe Scarane è un excursus che ci conduce lungo tutto il percorso artistico e giornalistico di Pasolini, soffermandosi soprattutto su singoli aspetti che per l’autore sono chiarificatori dei messaggi che il grande artista bolognese ha voluto lanciare.
Pier Paolo Pasolini è stato “scomodo” soprattutto perché è stato un provocatore che non ha esitato a mettere il dito nella piaga dei movimenti politici, delle nuove mode, delle tendenze sociali, dei nuovi fenomeni di massa che hanno formato e continuano a formare la società occidentale dopo il tracollo della civiltà contadina.
Il Potere, nelle sue mille e mille sfaccettature, è sempre pronto a sedurci, a ingannarci, a livellarci, e senza consapevolezza personale non può esserci consapevolezza – e quindi salvezza – collettiva.
Giuseppe Scarane, sensibile com’è anche al linguaggio poetico, richiama spesso i versi di Pasolini, in questo saggio, ponendo l’accento sulla loro capacità di “folgorare” chi sa leggerli. Non a caso, la nota introduttiva della professoressa Lucia Lombardo si apre con le celebri parole di Alberto Moravia nell’orazione al funerale dell’amico fraterno: “Abbiamo perso prima di tutto un poeta. E poeti non ce ne sono tanti nel mondo, ne nascono tre o quattro soltanto in un secolo.”
La voce di Pier Paolo Pasolini, oggi, è ancora alta, forte e limpida, perché il mondo ha ancora bisogno delle sue parole.


Leggi qui la recensione di Nicola Vacca su www.satisfiction.me

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