Autrice: Elena Carmela Giacobbe
Titolo: Il Tarantismo fra
tradizioni e connessioni
Editore: L’ArgoLibro
Editore: L’ArgoLibro
Collana: Ateneo
In copertina: disegno di Elena Carmela
Giacobbe
Anno di pubblicazione: 2017
Numero pagine: 78
Copertina: cartoncino brossurato, sovraccoperta a colori
Numero pagine: 78
Copertina: cartoncino brossurato, sovraccoperta a colori
Formato: 16x24
Codice ISBN: 978-88-98558-96-4
Codice ISBN: 978-88-98558-96-4
Prezzo di copertina euro 10,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per contattare l’autrice: giacobbe.elena@yahoo.it
La nuova uscita della Collana “Ateneo” (riservata
alle tesi di laurea) è dedicata al particolarissimo fenomeno del tarantismo.
Un excursus accurato, dettagliato,
importante, quello di Elena Giacobbe, su un argomento affrontato da molti
studiosi e appassionati (basti pensare agli imprescindibili studi di Ernesto De
Martino), ma che continua a riservare nuove prospettive, ulteriori sviluppi.
Questo saggio fa il punto della situazione
sugli studi, ma non solo. Con particolare attenzione e partecipazione,
l’autrice percorre e chiarifica i nessi tra passato e presente, tra i gesti e i
loro significati, tra ritualità e decifrazione.
Alla base c’è un discorso lungo e complesso,
che l’autrice affronta con tutto l’entusiasmo necessario. Grazie ai suoi studi,
diventiamo più consapevoli di quanto sia ancora forte il nesso fra tradizione e
modernità. Un presente che vuole - ottusamente, ciecamente - tagliare tutti i
ponti con il passato, non può avere futuro.
In questo saggio troverete una voce
forte e limpida apertamente schierata contro i disvalori della globalizzazione
e del capitalismo che, con il mito del benessere economico accessibile a tutti,
tende a cancellare tutte le identità – e quindi le vere ricchezze – locali. Una
voce molto giovane, quella di Elena Giacobbe, ad ulteriore dimostrazione che
non è vero che le nuove generazioni sono insensibili a certe problematiche. Al
contrario, probabilmente lo sono molto di più delle generazioni precedenti, storicamente
responsabili del cambiamento di rotta che oggi viene sempre più, a ragione,
condannato.
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