martedì 30 maggio 2017

Nello Amato - Poesie d'Amore



Autore: Nello Amato
Titolo: Poesie d’Amore – In dialetto cilentano cannalonghese
Con testo italiano a fronte
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2017 
Numero pagine: 154
Formato: 14,8x21
Codice ISBN: 978-88-94907-05-6
Prezzo di copertina euro 12,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com 
Per contattare l’autore: nello_president@hotmail.it   

Una raccolta pregevole sotto vari aspetti, quella di Nello Amato, giovanissimo autore cilentano, particolarmente attento – tra l’altro – alle tradizioni e alle consuetudini della sua terra d’origine. Un patrimonio che, come afferma lui stesso, va preservato, difeso dall’oblio, e questo è possibile solo continuano a “coltivarlo”, a proporlo anche alle nuove generazioni.
Scorrendo l’opera, ci rendiamo conto di un’intensità lirica particolarmente efficace. L’autore si fa portavoce di una cultura millenaria ancora oggi ben presente in molte “micro-realtà” sociali, aggiungendo una bravura artistica che trasforma una voce “locale” in voce “universale”.
Lo stesso Nello Amato, nella dettagliata introduzione “Perché scrivere in dialetto?”, espone nel miglior modo le motivazioni che stanno alla base di questa pubblicazione. Illuminante è il richiamo di quanto disse Pasolini nel 1964: “Fra le altre tragedie che abbiamo vissuto in questi ultimi anni c’è stata anche la tragedia della perdita del dialetto, come uno dei momenti più dolorosi della perdita della realtà”.
Sì, il dialetto è concretezza, è realtà, al di là dell’inevitabile omologazione dovuta al superamento dei confini localistici. Riprendendo le parole introduttive di Milena Esposito, qual è, oggi, la provocazione del dialetto? Se ci accostiamo ad esso senza remore o preconcetti, ci rendiamo conto che non è meno efficace della lingua “ufficiale”, né più limitato, nel descrivere emozioni, sentimenti, eventi, gesti quotidiani… in una parola, la Vita.

Leggete “Poesie d’amore” da questa prospettiva: vi renderete facilmente conto di quanto abbia ancora da dirci, da dire, il dialetto. Lingua viva, e non solo tra chi l’ha parlato per un’intera esistenza.

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