venerdì 17 gennaio 2014

I bei libri a L'ArgoLibro

Pablo Lentini Riva


SINFONIA PER LA CITTA’ CAPOVOLTA
o l’ultimo concerto a Venezia

(pp. 129; 12,00 euro; ISBN 978-88-89621-17-2)

 
L’arrivo a Venezia del maestro è per Fortuni motivo di passioni contrastanti. Stavolta il suo idolo si presenta deperito, confuso e di umore molesto. In una laguna autunnale, evocata con sensibilità impressionista, il grande violinista svela all’allievo il mistero che ha avvolto gli ultimi due anni della sua vita. Il romanzo è un’ode alla bellezza antica, in cui risuonano le voci di tre generazioni di musicisti. Le atmosfere sono quelle dei quintetti di Fauré.

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«Lo spartito per vivere ha bisogno della nostra vita. Non possiamo riprodurlo in modo impersonale. Suonando ciascuno di noi apre agli altri delle stanze segrete. Il nostro compito è capire dove si trovano e scoprire cosa contengono. Dobbiamo visitarle prima di portarci degli ospiti. Il percorso serve a conoscere noi stessi, a perlustrare la proprietà. La cosa sorprendente è che anche dopo anni di studio e di concerti, una sera in cui siamo ispirati, possiamo scoprire intere ali del castello nelle quali non avevamo mai messo piede. A volte è il pubblico, con la sua energia, con la sua voglia di sapere, a spingerci così lontano. Se invece il pubblico è diffidente, farà una visita frettolosa, superficiale. Comunicare delle emozioni attraverso la musica, significa essere abbagliati dalla luce che c’è in queste stanze, oppure desolati dalla loro tristezza e trasmettere la gioia o la disperazione che c’invadono durante la visita.»



«Quando Orsola ha alzato l’archetto dalle corde, mi sono accorto di avere i pugni serrati e le unghie quasi conficcate nella carne, poi la tensione si è sciolta in un sorriso. Non si poteva suonare così, non a tredici anni. Volevo voltarmi a domandare: “Avete sentito?”. Come se avessi il dubbio di aver sognato. E chi meglio di loro poteva condividere con me quello stupore? Vera, la pianista accompagnatrice, si è unita all’applauso degli allievi. Non era mai successo che applaudissero un compagno durante le prove. Io mi sono trattenuto: fingere che quell’esecuzione rientrasse nella norma, poteva servirmi a tenere alto il livello di tutti quanti, ma mai come quel giorno mi è stato chiaro che Orsola avrebbe fatto parlare di sé, mentre gli altri sarebbero rimasti tutti quanti nei secoli dei secoli.»




Musicista e scrittore, Pablo Lentini Riva vive da molti anni a Parigi.
Insegna presso il conservatoire Chopin e L'école nationale de musique Marcel Dupré di Meudon e conduce una intensa attività concertistica.
Ha inciso diversi CD con un repertorio che va da Bach a Ohana.
Dopo gli studi musicali compiuti al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ha tenuto concerti in tutta Europa. Appassionato di musica barocca, è anche raffinato interprete di quella romantica e impressionista. La carriera di solista e quella di professore gli forniscono un punto di vista privilegiato sul mondo dei musicisti e della musica classica.
Con Ellin Selae ha pubblicato nel 2011 la raccolta di racconti Qui si dice che fu per amore; nel 2009 il romanzo Notturno per violoncello solo e nel 2003 la raccolta di racconti “Prima di un concerto tedesco” e numerose novelle sull’omonima rivista lettereraria. Alcuni suoi lavori sono apparsi su FMR, storico bimestrale di arte. Ha pubblicato tre cd musicali da solista

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